[inform_azione] (Events & Happenings) spettacolo "Mea Culpa" di Eleonora d'Urso

  • From: Diego Iraca' <d_ego_1969@xxxxxxxx>
  • To: inform_azione@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 16 Mar 2009 10:37:45 +0100


Con preghiera di massima diffusione!
Grazie

-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: UN'OCCASIONE DA NON PERDERE. CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE :-)
Data: Mon, 16 Mar 2009 01:17:47 +0100
Da: Eleonora D <dusele@xxxxxxx>
A: Chiara Zoo <kiaravagabonda@xxxxxxxxxxxx>


La The Kitchen Company sarà in scena al Teatro Verdi di Monte San Savino il prossimo 3 aprile 2009 (venerdì) con lo spettacolo “Mea Culpa” di Eleonora d’Urso.


A TUTTI GLI ISCRITTI AL GRUPPO DI FACEBOOK TKC.THEKITCHENCOMPANY LA COMPAGNIA REGALA 2 BIGLIETTI OMAGGIO.


NON SIETE ANCORA ISCRITTI??

APPROFITTATE DI QUESTA OCCASIONE!

Per vedere il promo dello spettacolo http://www.youtube.com/watch?v=SXt4s4MFHNc

Sappiamo che Monte San Savino non è proprio dietro l'angolo, ma visto l'entusiasmo che sta riscontrando la nostra proposta abbiamo organizzato dei pullman TKC da 50 posti con partenza da Roma.

Ecco il nostro pacchetto:

10 euro è il costo complessivo a persona per un viaggio in pullman TKC andata e ritorno da Monte San Savino (partenza da Roma - stazione tiburtina), più spettacolo al Teatro Verdi di Monte San Savino (uno splendido teatro all'italiana del XVIII secolo).

Lo spettacolo ha una durata di 90 minuti senza intervallo.

Invece, per quanti verranno a Monte San Savino e decideranno di fermarsi a dormire, abbiamo una convenzione con l’hotel Logge dei mercanti che si trova di fronte al Teatro Verdi. L’hotel è molto bello   http://www.loggedeimercanti.it ) e il prezzo concordato è di 35 euro per una camera singola e 70 euro per una camera doppia/matrimoniale.

Per chi inoltre volesse fermarsi a mangiare, il Teatro Verdi ha una convenzione con un caratteristico ristorante a due passi dal teatro, il costo della cena a persona (primo, secondo e bevande) è di 13 euro. 

Per info e prenotazioni: rivolgersi al teatro 0575/27961 o scrivere a thekitchencompany@xxxxxx

 

MEA CULPA: 

“Cinque giovani donne profondamente credenti si confessano, si raccontano, alla ricerca disperata di un’assoluzione, unica via di scampo al senso di colpa che le opprime, poiché mai oserebbero puntare il dito contro il vero responsabile della violenza subita: il parroco di quartiere. Un testo che affronta il tema dell’abuso sulla donna e, al tempo stesso, si pone delle domande sull’ingerenza della Chiesa e su un’idea di fede da molti vissuta come cieca credenza.

Uno spettacolo duro, uno spettacolo contro, uno spettacolo che aprirà gli occhi a chi crede di averli già aperti.”

                                                                                                                      (Eleonora d’Urso)

 

ESTRATTI DI RECENSIONE

“Una ventata di aria fresca ha ravvivato Asti Teatro con “Mea Culpa”. Uno spettacolo innovativo e soprattutto ben fatto. Asti Teatro ha fatto bene a proporlo mostrando attenzione verso nuovi talenti che si credevano ormai scomparsi. La realizzazione è indiscutibilmente riuscita. Merito di una giovane donna di teatro perfettamente consapevole degli strumenti a disposizione come drammaturga, regista e interprete, ovvero Eleonora d’Urso.

Applausi pienamente meritati quelli che il pubblico le ha tributato, per una scrittura tesa, senza sbavature, con momenti di grazia e una visione lucida. 

Si può non essere d’accordo sulla posizione espressa da Eleonora d’Urso in merito al cattolicesimo come fenomeno coercitivo, ma non si può fare alcun appunto sulla sua capacità di creare uno spettacolo e soprattutto di fare un teatro in grado di smuovere coscienze sempre più anestetizzate.”

(Carlo Francesco Conti – LA STAMPA)

“Mea Culpa” è un’opera coraggiosa sia per il linguaggio farcito di atti sessuali sia per contenuti.

Si tratta di un “unico” monologo dedicato alla “donna vittima”, suddiviso in cinque voci diverse per percorsi e storie, ma l’obiettivo dell’autrice è fortemente indirizzato ad un’unica identità, con messaggio “allegorico” di grande responsabilità civile: evidenziare il marciume che in questa società ammantata di perbenismo ricade sulla donna e sul suo universo. Lo dimostrano anche le soluzioni registiche, come quella di vestire le donne con pezzi di un unico abito, a sottolineare una sola identità, e di omologare ciascuna con una parrucca bianca uguale per tutte, ed inoltre di far calzare scarpe con tacco a spillo.

Un giudizio critico positivo, encomiabile, va alle cinque attrici che hanno superato l’intenso sforzo richiesto dalla regia, che hanno conferito ai personaggi, ognuno con caratteristiche diverse, la sana drammaticità e ironia che il tema comportava.

Il pubblico ha risposto con intensi e insistiti applausi.”

(Mario Mattia Giorgetti – SIPARIO)



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