Con preghiera di massima diffusione! Grazie -------- Messaggio Originale --------
La The Kitchen
Company sarà in scena al Teatro Verdi di Monte San Savino il prossimo 3
aprile 2009 (venerdì) con lo spettacolo “Mea Culpa” di Eleonora d’Urso.
A TUTTI GLI
ISCRITTI AL GRUPPO DI FACEBOOK TKC.THEKITCHENCOMPANY LA COMPAGNIA
REGALA 2 BIGLIETTI OMAGGIO.
NON SIETE ANCORA
ISCRITTI??
APPROFITTATE DI
QUESTA OCCASIONE!
Per vedere il promo dello spettacolo http://www.youtube.com/watch?v=SXt4s4MFHNc Sappiamo che Monte
San Savino non è proprio dietro l'angolo, ma visto l'entusiasmo che sta
riscontrando la nostra proposta abbiamo organizzato dei pullman TKC da
50 posti con partenza da Roma. Ecco il nostro
pacchetto: 10 euro è il costo
complessivo a persona per un viaggio in pullman TKC andata e ritorno da
Monte San Savino (partenza da Roma - stazione tiburtina), più
spettacolo al Teatro Verdi di Monte San Savino (uno splendido teatro
all'italiana del XVIII secolo). Lo spettacolo ha una durata di 90 minuti senza intervallo. Invece, per quanti
verranno a Monte San Savino e decideranno di fermarsi a dormire,
abbiamo una convenzione con l’hotel Logge dei mercanti che si trova di
fronte al Teatro Verdi. L’hotel è molto bello ( http://www.loggedeimercanti.it )
e il prezzo concordato è di 35 euro per una camera singola e 70 euro
per una camera doppia/matrimoniale. Per chi inoltre volesse fermarsi a mangiare, il Teatro Verdi ha una convenzione con un caratteristico ristorante a due passi dal teatro, il costo della cena a persona (primo, secondo e bevande) è di 13 euro. Per info e
prenotazioni: rivolgersi al teatro 0575/27961 o scrivere a thekitchencompany@xxxxxx MEA CULPA: “Cinque giovani donne profondamente credenti si confessano, si raccontano, alla ricerca disperata di un’assoluzione, unica via di scampo al senso di colpa che le opprime, poiché mai oserebbero puntare il dito contro il vero responsabile della violenza subita: il parroco di quartiere. Un testo che affronta il tema dell’abuso sulla donna e, al tempo stesso, si pone delle domande sull’ingerenza della Chiesa e su un’idea di fede da molti vissuta come cieca credenza. Uno spettacolo
duro, uno spettacolo contro, uno spettacolo che aprirà gli occhi a chi
crede di averli già aperti.” (Eleonora
d’Urso) ESTRATTI DI RECENSIONE “Una ventata di aria fresca ha ravvivato Asti Teatro con “Mea Culpa”. Uno spettacolo innovativo e soprattutto ben fatto. Asti Teatro ha fatto bene a proporlo mostrando attenzione verso nuovi talenti che si credevano ormai scomparsi. La realizzazione è indiscutibilmente riuscita. Merito di una giovane donna di teatro perfettamente consapevole degli strumenti a disposizione come drammaturga, regista e interprete, ovvero Eleonora d’Urso. Applausi
pienamente meritati quelli che il pubblico le ha tributato, per una
scrittura tesa, senza sbavature, con momenti di grazia e una visione
lucida. Si può non essere
d’accordo sulla posizione espressa da Eleonora d’Urso in merito al
cattolicesimo come fenomeno coercitivo, ma non si può fare alcun
appunto sulla sua capacità di creare uno spettacolo e soprattutto di
fare un teatro in grado di smuovere coscienze sempre più anestetizzate.” (Carlo Francesco Conti – LA STAMPA) “Mea Culpa” è
un’opera coraggiosa sia per il linguaggio farcito di atti sessuali sia
per contenuti. Si tratta di un “unico” monologo dedicato alla “donna vittima”, suddiviso in cinque voci diverse per percorsi e storie, ma l’obiettivo dell’autrice è fortemente indirizzato ad un’unica identità, con messaggio “allegorico” di grande responsabilità civile: evidenziare il marciume che in questa società ammantata di perbenismo ricade sulla donna e sul suo universo. Lo dimostrano anche le soluzioni registiche, come quella di vestire le donne con pezzi di un unico abito, a sottolineare una sola identità, e di omologare ciascuna con una parrucca bianca uguale per tutte, ed inoltre di far calzare scarpe con tacco a spillo. Un giudizio
critico positivo, encomiabile, va alle cinque attrici che hanno
superato l’intenso sforzo richiesto dalla regia, che hanno conferito ai
personaggi, ognuno con caratteristiche diverse, la sana drammaticità e
ironia che il tema comportava. Il pubblico ha
risposto con intensi e insistiti applausi.” (Mario Mattia Giorgetti – SIPARIO)
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