-------- Messaggio Originale --------
Mestre,
18 marzo
2009 COMUNICATO STAMPA Il testamento biologico del Governo è in
contrasto con
la scienza medica Lo dicono oltre
400 medici di
tutta Italia che hanno sottoscritto un appello che definisce il disegno
di
legge del Governo sul fine vita in contrasto con le basi scientifiche e
deontologiche mediche. Il documento verrà consegnato ai Senatori
Ignazio Marino
e Felice Casson il 23 marzo a Venezia. Il 23 marzo al Senatore Ignazio Marino ed
al Senatore
Felice Casson sarà consegnato alle ore 17.45 presso l’Aula
Magna dell’istituto di Architettura dell’Università di Venezia un
appello sottoscritto da centinaia di medici di tutta Italia con cui
chiedono che
non diventi esecutivo il disegno di legge sul fine vita proposto dal
Governo
perché lo ritengono in contrasto con la scienza e la deontologia
medica. Nello specifico, l'articolo 6 del disegno di legge
Calabrò
definisce l'idratazione e l'alimentazione artificiali come atti vitali
per cui
non possono essere rifiutati dal malato e non possono essere oggetto di
dichiarazioni anticipate di trattamento. In contrasto con questa impostazione, frutto di un
approccio
ideologico e non scientifico alla questione, oltre 400 medici italiani
hanno
sottoscritto un appello che invece sottolinea come bisogna riconoscere
che la
Nutrizione Artificiale è un trattamento medico, che essa può essere
rifiutata
anche attraverso una dichiarazione anticipata, e che in nessun caso può
essere
imposta coattivamente, in accordo con l’art. 32 della Costituzione.
“Imporre al paziente di accettare la
Nutrizione
Artificiale - dice il dott. Cristiano Samueli, medico e
presidente dell’Associazione Italiana per le Decisioni di Fine vita - è
come dire che una persona deve assumere qualunque farmaco gli prescriva
il
medico, o si sottoponga ad un intervento chirurgico anche se non lo
vuole”. “La Nutrizione Artificiale è universalmente
considerata un trattamento sanitario medico - dice il dott.
Davide
Mazzon, Direttore di Anestesia all'Ospedale di Belluno e primo
firmatario
dell'appello - come ripreso più volte anche dalla Società
Italiana di
Nutrizione Parenterale, il cui presidente ha sottoscritto il nostro
appello”. Qui di seguito si possono trovare i due principali
documenti
che descrivono la Nutrizione Artificiale come un atto medico: ·
Precisazioni In Merito Alle Implicazioni
Bioetiche
Della Nutrizione Artificiale del 2007, in cui si dice: “… La
Nutrizione
Artificiale è da considerarsi, a tutti gli effetti, un trattamento
medico
fornito a scopo terapeutico o preventivo. La Nutrizione Artificiale non
è una
misura ordinaria di assistenza (come lavare o imboccare il malato non
autosufficiente)…”; ·
Considerazioni della Federazione delle
Società
Italiane di Nutrizione del 2009, in cui si dice: “… La Nutrizione
Artificiale,
sia essa Enterale che Parenterale, va ritenuta a tutti gli effetti un
Trattamento Medico riconosciuto da tutte le Società Scientifiche e
Mediche
specialistiche internazionali e nazionali…”; “Se passa una legge sul testamento biologico
che
obbliga il malato ad essere nutrito artificialmente e il
medico a
non poter esimersi da questo trattamento anche se il malato è contrario
- continua il dott. Mazzon - si crea un evidente contrasto con
il
principio della volontarietà dei trattamenti sanitari, che il medico è
deontologicamente obbligato a rispettare”. “È fondamentale garantire la libertà di
scelta
delle persone di decidere il proprio trattamento sanitario -
riprende
il dott. Samueli - come sancito dalla
Costituzione”. “Nella nostra società - concludono
Mazzon e Samueli - si parla sempre di qualità della vita, ma la
civiltà
di un Paese si misura anche attraverso la dignità che riusciamo a dare
a chi si
trova alla fine del proprio percorso esistenziale, rispettandone anche
la
libertà personale di poter rifiutare la nutrizione e l’idratazione
artificiale attraverso le dichiarazioni anticipate di trattamento”. Si possono ottenere maggiori informazioni
sull’appello
e sui sottoscrittori alla pagina web http://www.desistenzaterapeutica.it/appello_medici_del_9_febbraio_2009_.html
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