Uno sparo la distrasse per alcuni secondi. Tra i tanti fiori d'acciaio raccolti
per Domina naturalmente uno se l'era tenuto ben stretto per se.
Infilata nella cintola dei pantaloni la sentiva fredda e dura spingere contro
il suo fondoschiena.
Uno sparo, odore di morte, sangue, polvere gialla.
In mezzo a tutta quella merda trangugiante sangue zolfo e chissà cos'altro di
diabolico si era aggiunta materia cerebrale calda e guizzante.
La ragazza nuda ora giaceva a terra con la testa spappolata.
E se fosse stato peggio? Se quel gesto giusto e caritatevole, anche se di
sicuro non era stata la carità a smuovere le dita di Domina in quel verso,
fosse stato solo l'inizio di un ulteriore catastrofe?
Pauline era curiosa, ma restando sempre nel suo mondo parallelo.
Allungò la mano lentamente e l'infilò nei pantaloni, stringeva la sua arma
forte, ma restò così, immobile accanto ad Andrei guardando però il bellissimo
ricamo giallo grigio rosso del cervello sparso della ragazza.