Ripeto, secondo me i motivi principale per cui gli SSD hanno preso piede
prima sui notebook e` per ridurne il peso, le dimensioni e il consumo. La
velocita` era fattore secondario. Per cui posso immaginare (non ne ho la
certezza) che i produttori del notebook che Enrico ha provato possano aver
risparmiato sulla qualita` stessa dell'SSD. Memorie lente, o magari un
controller SATA 1. I primi SSD a prezzi decenti erano veramente delle
schifezze...
2015-09-14 16:59 GMT-07:00 Massimo Raffaele <massimo.raffaele@xxxxxxxxx>:
Il giorno 13 settembre 2015 21:56, Paolo Ferraris <pieffe8@xxxxxxxxx> ha
scritto:
Dalla mia (minima) esperienza personale l'SSD fa mooolta differenza. Poi
dipende anche dalla qualita` degli SSD, e soprattutto dal controller del
SSD.
In realtà anche il disco SSD più scrauso è mooolto più reattivo di un HDD
(vedi sotto).
Avere un SSD su un noteboock non e` necessariamente per la velocita` ma
per la leggerezza ed il risparmio energetico.
Non direi. Il motivo primario è la velocità. E' capace di portare a nuova
vita un PC che ormai è in affanno da anni.
Questo non tanto per il transfer rate generico dei grossi file sequenziali
(che è comunque superiore, almeno 2-3 volte, di quello di un ottimo disco
magnetico di nuova generazione) quanto soprattutto ai tempi di ricerca e
accesso casuale praticamente nulli.
Max