comunque dovrebbero capire che: il software libero è già in uso da anni da diverse parti (monaco di baviera; parlamento europeo, regione spagnola della catalogna, etc...) e che diverse normative nazionali e locali lo prevedono; quindi ci si arriverà comunque (non è un gran vanto per l'italia continuare a dire: 'sì la legge dice così, però in italia le leggi non si applicano, non interessano...'). On , Paolo Debortoli <paolo_debortoli@xxxxxxxxx> wrote: R lo avevo installato sul portatile, va su qualsiasi pc... un po' complicato all'inizio, da studiare, ma tra grafici, distribuzioni, indici... fa comunque un sacco di cose da solo... http://www.r-project.org/ se cerchi sui siti italiani (tipo con google), specie delle università, trovi dispense, esempi e guide. lavoro nelle pa... so come succede: mancano soldi, sì, ma risparmino gli altri... io voglio... io voglio.... On Sunday, January 26, 2014 4:19 PM, Fabrizio <fabritrento@xxxxxxxxx> wrote: Il giorno 26 gennaio 2014 16:02, Paolo Debortoli <paolo_debortoli@xxxxxxxxx> ha scritto: per ubuntu intendevo, appunto, ubuntu e derivate (sul vecchio pc ho messo Lubuntu, appunto; anche con lxde software, drivers, repo, comandi da terminale etc... sono gli stessi). R è un server e un linguaggio di scripting che serve per fare calcolo e statistiche, già in uso in diverse università (ma per lo più presentato come facoltativo), di cui esistono anche dispense ed esempi liberamente scaricabili. peccato perché anche ISTAT lo usa: > >- l’Istat sta effettuando una azione di migrazione da ambiente SAS verso >l’ambiente R; > >- alcuni dipendenti Istat partecipano attivamente alla comunità R sviluppando >package e rilasciandoli su CRAN R; > >(https://www.wiki.istat.it/doku.php/gis_floss:verbali) > > ma quindi è un linguaggio... ma se su un server ubuntu volessi provare qualcosa, per capire com'è e come funzione, come potrei procedere, per esempio? tu lo usi? altro: mia madre sta facendo un corso di alfabetizzazione informatica (basato tutto su microsoft);quando si è lamentata dei rallentamenti le hanno risposto: 'è windows, non si può fare niente... forse un nuovo computer..'. da quando usa lubuntu ha quasi gridato al miracolo.... bisognerebbe pensare anche a quelle cosette. pure le pa potrebbero spendere i soldini risparmiati in corsi di formazione per il personale (amministratori di servers, impiegati, insegnanti etc...). > >come per le macchine fotografiche: il risultato dipende molto più dalla >capacità dell'operatore, che non dal costo del mezzo.... > > > purtroppo con la situazione che descrivi io ci ho a che fare quotidianamente, e comunque chi ha provato linux, difficilmente è tornato indietro nella nostra scuola con il dirigente abbiamo deciso di fare formazione SOLO sul software floss, decisione che ha accolto anche proteste, ma la direzione è quella è inutile che battano i piedi rompendo le scatole perchè il loro cd sviluppato per windows 3.11 non funziona più...