Linuxtrent: R: forwarded message from FreeLists Mailing List Manager

  • From: "Mario A. Santini" <alexmario@xxxxxxx>
  • To: <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Sun, 5 Aug 2001 10:49:39 +0200


>
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
> Tutte queste discussioni sono inutili.
>
Già

Scusa se mi intrometto, spero che Matteo ti posti la mia risposta.

> La verita' e' che delle persone, ragazzi, ragazze, bambini, nonne, persone
> normali, sono state picchiate gratuitamente in nome di una idea di nove
> persone, e non di 6 miliardi di persone, che vogliono comandare il mondo.
In
> nome della cultura del guadagno.

Qui ti sbagli di grosso, sei fuori da ogni logica!
Le manifestazioni anti G8, e organizzazioni internazionali di un certo tipo
(commercio), sono esplose semplicemente perchè un bel giorno ci siamo
accorti che le Nazioni Unite non contano più nulla.
Gli unici che hanno la capacità per contare qualcosa o che loro malgrado
contano sono proprio gli otto stati più ricchi del mondo.
Perciò non sono loro a voler governare il mondo, onere che gli stessi
americani osteggiano in gran parte (vedi Bush e company, mentre era diversa
la posizione del buon Clinton).
Questo non per giustificare i pochi potenti, ma per chiarire la scena da
cartone animato che hai prospettato, dove compaiono i cattivi che fanno
piani cattivi per diffondere terrore e morte.
I manifestanti pestati, lo sono stati in un quadro dove mantenere la
situazione normale era quantomeno impossibile.
Gli incidenti si sono verificati ovunque, non solo in Italia.
Aggiungo, per chiarezza, che gli agenti o i militari che hanno commesso
degli abusi in questo senso dovranno essere puniti.

> Questa e' la piu' grande violenza. Senza contare che e' morto un ragazzo,
e
> che quel ragazzo e' stato giustiziato, se non dal carabiniere che ha
sparato
> materialmente, che puo' essere anche lui una vittima (ne dubito, comunque:
>
http://www.repubblica.it/online/politica/gottoquattordici/casarini/casarini.
html),
> dalle istituzioni incapaci di essere a favore del popolo e dei cittadini
che
> dovrebbero proteggere.
>
In merito alla vicenda del 'povero' ragazzo morto, ucciso dal cattivo
carabiniere che stava dentro una camionetta dell'arma completamente
circondata da gente che la stava sfasciando per poter poi farne a pezzi il
contenuto.
Il soldato ha sbagliato a sparare, le stesse leggi lo dicono che non avrebbe
mai dovuto impugnare l'arma, ma è stato un incidente, certo causato dalla
colpa del pubblico ufficiale negligente, ma anche causato da una situazione
di guerriglia urbana.
Aggiungo io, non è per generosità o per umanità che le forse di polizia non
hanno sparato ai black bloc o come diavolo si chiamano, piuttosto per una
ragione strategica di escalation militare.
Ovvero, se la polizia oggi spara, alla prossima protesta i rivoltosi si
porteranno pistole e fucli ed a quel punto che succederà?

Lo strumentalizzare quella morte per dare ragione ai manifestanti è una
motivazione indegna e vergognosa.
Se chiedere giustizia vuol dire immolare delle vite, allora non stiamo
chiedendo giustizia, stiamo soltanto tornando a quei riti trbali e
superstiziosi dove la morte di uno equivaleva alla vita di tutti gli altri.
Non mi pare che siano più i tempi.

> Detto questo, io non sono contrario alla globalizzazione, se questa vuol
dire
> sviluppo dei paesi sfruttati per farli uscire da questa condizione, se
questa
> vuol dire conservazione delle culture civili locali, vale a dire,
nell'ottica
> della globalizzazione, un rispetto nei confronti dei paesi, non solo il
> MacDonald's nella piazza Rossa, ma uno scambio di culture. Un dare avere,
> insomma. E' bello vedere gli americani che girano a Mosca liberamente, ma
mi
> piacerebbe anche vedere un Russo in America altrettanto libero. Veramente
> libero (Adobe docet).
>
Certo, ma forse non ti sei accorto, che la libertà nel senso occidentale,
viene garantita soltanto dai soldi!
Inoltre di russi in giro per il mondo a passeggiare liberi ce ne sono fin
troppi, grazie ai soldi delle organizzazioni criminali.
Il problema, semmai, sono tutti gli altri che in patria ci restano, senza
stipendio magari.
Inoltre, da qualsiasi angolazione tu la voglia guardare, la globalizzazione
non può che avere un enorme aspetto economico, in quanto è tutto lì il
problema.
Infatti, perchè discutere tanto se alle grandi multinazionali (già
globalizzate dal 1800!!) non possono che guadagnarci?
Il problema è proprio mettere dei freni, dei paletti per salvaguardare un
invasione economica della minoranza ricca del mondo verso la minoranza
povera.
La perdita della propria cultura e di tutto il resto, sarà solo una
conseguenza.
Comunque la discussione non può essere banalizzata con stupidi slogan, ma
andrebbe approfondita semmai.


> La globalizzazione e' un fatto positivo, se tiene in considerazione tutte
> queste cose, non lo e' come ce la stanno presentando. E Berlusconi mi fa
> veramente ridere quando fa i discorsi in parlamanto dicendo "Mi sono
> vergognato di me stesso quando il segretario delle Nazioni Unite ha
portato i
> dati sui bambini morti di AIDS nel terzo mondo" e "abbiamo stanziato 1.5
> miliardi di dollari per questo", quando non bastano neanche per le
caramelle.
>
> Poi parla di informatizzazione, e quindi di M$, quando i soldi risparmiati
> usando sistemi aperti o gratuiti potrebbero essere usati per sconfiggere
la
> piaga dell'AIDS.
>
> E poi ancora, il "cavaliere" da strapazzo che offre il viaggio premio al
> carabiniere ferito "in battaglia" quasi fosse un suo cameriere personale.
>
> Non so, potrei parlare per ore, ma mi viene la nausea.
>
> Senza offesa per chi li ha votati, ma lo si sapeva gia'.
> Mario

Ma come fai a dire delle cose del genere e poi concludere : "senza offesa"
Io posso anche avere un idea diversa da chi mi trovo davanti ed esporre le
mie opinioni, questo però non mi autorizza a sputtanare le scelte degli
altri e poi dire:"senza offesa, naturalmente..."
E' come dire: "Tutti i linuxari sono dei gran coglioni, senza offesa per i
presenti s'intende".
Tanta superficialità ed incapacità di analisi mi lasicano allibito e mi
dispiace essere intervenuto con questi toni, perchè mi piacerebbe affrontare
tali tematiche in un ottica di ragionamento, analisi e approfindimento un
punto alla volta, magari, anzichè sentirmi sputare addosso slogan idioti ed
il solito ritornello dei morti di fame o di aids o di chissà che cosa
causati da i 8 persone non rappresentative.

Le piaghe del mondo (perchè sono di tutto il mondo anche nostre) esisntono
per delle ragioni complesse, legate alla storia e al nostro modo di essere
ricchi attualmente.
Ma è inutile discutere con chi porta avanti solo la tattica della
provocazione.



> - --


--

Ciao,
Mario.

"Io ne ho viste cose che vuoi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione...
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di
Tannhauser...
e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella
pioggia.
E' tempo di morire."


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