Vi giro una email che Rubini ha spedito al quotidiano "La Stampa" e, successivamente, alla ML di ASSOLI, a mio avviso molto interessante Ciao >Una delle cose che vengono diffuse dall'informazione convenzionale e >che e` *profondamente* sbagliata, e` che la copia abusiva del software >sia un danno per la societa` e porti a disoccupazione. > >La copia non va bene, ma dire che devi comprare sw per il bene del paese >e` come dire che il baco del millennio e` stato un bene perche` ha portato >ad un aumento dell'occupazione (corriere della sera, fine estate 1999). > >L'ultima roba che ho letto era su la stampa del 26 settembre, e gli ho >scritto il giorno dopo. Ovviamente non pubblicata. > >Ve la riporto FYI: > > To: lettere@xxxxxxxxxxx > Subject: A proposito di pirateria > =20 > pre-scriptum: acconsento che l'ultimo paragrafo ("e non mi si dica") > sia rimosso se lo ritenete necessario per limitare la lunghezza. > Naturalmente se siete interessati posso approfondire l'argomento, > nella forma che ritenete piu` appropriata. Potete chiamarmi allo 0382-529424 > =20 > ------------------------------ > =20 > Gentile signor Oreste del Buono, > sono un programmatore professionista e sono rimasto sconcertato > dall'articolo =AB4 programmi su 10 sono copiati illegalmente=BB (26 > Settembre, pagina 24). Il pezzo, su informazioni del =ABsettore > antipirateria=BB di Microsoft, denuncia un danno per le aziende di 900 > miliardi e una perdita di 37 mila posti di lavoro. > =20 > La domanda che ogni giornalista dovrebbe porsi nell'usare dati forniti > direttamente da un'azienda con specifici interessi nel settore e`: > _quali_ aziende hanno "perso" 900 miliardi? E _chi_ avrebbe assunto 37 > mila persone, cioe` una ogni 24 milioni di lire? Mi permetta di > dubitare che ogni 30 copie di Microsoft Office venga assunto un > commesso nei negozi di informatica o un programmatore presso > Microsoft. Questi soldi sarebbero serviti piuttosto ad aumentare il > potere politico-economico gia` enorme delle aziende vittime di codesta > "pirateria", come amano chiamarla. > =20 > Credo sarebbe molto piu` corretto dire che se tutte le copie dei > programmi in uso fossero stati comprati legalmente, le aziende > italiane avrebbero avuto 900 miliardi in meno da investire nella > propria attivita` e nel proprio personale. Il problema non e` quindi > il danno per il settore informatico quanto il peso economico eccessivo > di tale settore nell'attivita` produttiva. > =20 > Non bisogna certamente incentivare la copia illecita ma non e` nemmeno > corretto incentivare la sudditanza nei confronti dei grandi > distributori di software. Quello che realmente serve al paese e` > incentivare la copia _lecita_ dei programmi, installando programmi > liberi come GNU/Linux e investendo in personale locale che aiuti nella > transizione, nella formazione e nell'amministrazione di sistema. I > posti di lavoro si creano assumendo personale e pagando i tecnici > esterni, non comprando ogni due anni lo stesso programma. > =20 > E non mi si dica che i programmi liberamente copiabili non > garantiscono il reddito del programmatore. Personalmente mi avvalgo > della legge sul diritto d'autore per _permettere_ ed _incentivare_ la > copia illimitata di tutto il software che produco, e non sono il solo. > I programmatori, come tutti gli altri operatori del terziario, possono > vivere benissimo vendendo le proprie competenze, senza bisogno di > riscuotere balzelli su ogni copia di un lavoro che e` gia` stato > realizzato e la cui riproduzione non costa fisicamente niente. > =20 > Alessandro Rubini > Pavia > >_______________________________________________ >Discussioni mailing list >Discussioni@xxxxxxxxxxxxxxxxx >http://lists.softwarelibero.it/mailman/listinfo/discussioni > > ------------------------------------------------------- Io sono molto precoce. Pensate che ho imparato prima a scrivere che a leggere. Infatti scrivevo e mi chiedevo: ma che cosa ho scritto? (Claudio Bisio) =20 -- PROSSIMA ASSEMBLEA: venerdi` 19 ottobre 2001 20:30 a Madrano di Pergine. Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxxxxxx