[Linuxtrent] Re: CoApp

  • From: Matteo Gratton <icona79@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 09 Nov 2010 13:43:58 +0100

grazie per l'allegato... avevo premesso che non posso leggere l'articolo :)

adesso lo leggo con calma ;-)


ico

Il 09/11/2010 13:41, Roberto Resoli ha scritto:
Il 09 novembre 2010 12:40, Matteo Gratton<icona79@xxxxxxxxx>  ha scritto:
progetti open source per Win ce ne sono a decine... non riesco a leggere
nulla dall'ufficio per cui non posso commentare, ma immagino parli di
applicazioni per sistemi Open e non applicazioni open in sé...
viceversa, leggi:

“Se non avessimo svoltato verso l’open source avremmo perso clienti, certo.
Quindi abbiamo fatto la scelta giusta, perché la maggior parte dei clienti usa
software nostro e software opensource e quindi dice, a noi come a Red Hat: fate
funzionare il software open source sul vostro sistema per favore perché se no n
oi dobbiamo raddoppiare le risorse per fare lo stesso lavoro”. Garret Serack d
ixit, l’altro giorno a Milano in una chiacchierata veloce durante il suo tour
europeo. Garret è l’uomo “aperto” di Microsoft. Ideatore e leader di Coap
p, il progetto open source che mira a rendere disponibili i progetti open source
  per i sistemi Microsoft e a farli funzionare correttamente. “I clienti hanno
bisogno di ambienti in cui tutto quello che gli serve funzioni. Per Microsoft si
  tratta di un investimento, perché noi siamo un’azienda che vende software”
.

Il cowboy di Redmond sorride come un bimbo quando gli chiedo se si sente libero
dentro a Microsoft. “Faccio il lavoro più bello del mondo”. In sostanza, lo
  zio Bill lo paga per fare in modo che i validissimi software open source 
richie
sti dalle aziende non sia appannaggio solo dei sistemi Linux. Detto che non lo s
ono, è sicuramente più semplice installarli dall’Ubuntu Software Center (tan
to per dirne uno) direttamente dentro la nostra linux box che non farli funziona
re su Windows. Coapp, che in un futuro ancora un po’ lontano è destinata a di
ventare il software center di Windows (dove sarà possibile scaricare sia open s
ource che software proprietario a pagamento), al momento è un progetto destinat
o a facilitare la vita degli sviluppatori. Dalla prossima estate però dovrebbe
cominciare a guardare anche ai desktop user.

Garret, qual’è il valore dell’open source?
Con il software open source puoi vedere come funzionano le cose. Guardarci dentr
o. Ho iniziato con l’open source per pura curiosità. Ti faccio un esempio: io
  ho due figlie, quando ricevono un regalo una cerca le istruzioni, l’altra dic
e che non ne ha bisogno perché usa l’immaginazione. Io sono come lei.

Cosa spinge la gente e le aziende a contribuire all’open source?
Ognuno si avvicina all’open source per diverse ragioni. E’ una scelta, non
è una cosa necessaria. La gente lo cerca se ha bisogno, per qualunque cosa. Ci s
ono persone che non vogliono sapere come funzionano le cose, basta che funzionin
o. Mia madre, per esempio, le basta che il pc funzioni.

Qual è stato il tuo primo programma open source?
Sono passati 25 anni. Era un text editor, Vdo per Cpm. Era la prima volta che sc
aricavo un programma che aveva anche il codice ed era quello che volevo. Così
è stato il primo programma che ho modificato.

Cosa c’entra Microsoft con l’open source?
L’open source è sempre stato intorno a Windows fin dalla sua nascita, ma la g
ente ha iniziato a capire il fenomeno solo ora. C’è un numero di persone che
usa Windows ed è molto interessato all’open source, che non è una cosa eslcu
siva di Linux. Le due cose possono stare insieme o separate. Noi lavoriamo con i
n mente queste persone interessate all’open source, per invitare a scrivere co
dice open source sempre migliore per programmi che girino anche su Windows. Coap
p nasce così, per portare tutto l’open source possibile alla gente che vuole
usarlo su Windows. Microsoft non vuole ignorare gli sviluppatori opensource, cos
a che ha fatto in passato, ora vogliamo che si sentano a casa quando lavorano su
  un pc con Windows. Possiamo collaborare, non c’è alcun motivo per non lavora
re insieme. L’obiettivo è fare prodotti migliori. Microsoft si è svegliata d
a sei anni a questa parte, imparando molto dalla comunità open source.

Coapp sarà il software center di Microsoft?
E’ quello che pensiamo, un posto da dove prendere software open e commerciale.

Perché non rilasciate il codice di Xp, tanto per cominciare? Tanto oramai è ve
cchio, no?
Molto di Xp è ancora in Seven. Certo, a molte persone piacerebbe da matti guard
are cosa c’è dentro a Xp. Per me è stato così (ride). Per chi studia, lavor
a in strutture governative e per alcune aziende che lavorano con noi abbiamo deg
li accordi per cui possono guardare alcune cose.

Coapp suona molto come un progetto simpatia, per migliorare l’immagine di Wind
ows.
Siamo in un moemnto in cui dobbiamo capitalizzare il nostro marchio, la percezio
ne che la gente ha di noi. Siamo sicuri che Seven aumenterà molto l’appeal di
  Windows. Inoltre, dei molti programmi disponibili sull’Ubuntu Software Center
, che sono circa 28mila, l’80 per cento gira anche su windows. ma non si trova
no e non sono facilmente installabili. noi stiamo facendo in modo che siano faci
li da trovare e da installare.

Posso testare Coapp?
Attualmente è pensata per gli sviluppatori e sarà disponibile per il download
per la prossima primavera. Poi per l’estate rossima dovremmo distribuire i pri
mi pacchetti destinati ai consumer. C’è molto lavoro da fare, ma sognamo che
Coapp possa diventare per Windows quello che è l’Ubuntu Software Center è pe
r Ubuntu, distribuendo non solo software libero ma anche commerciale ovviamente.

In quanti ci lavorate?
Siamo in 40 a lavorarci ed è un progetto open source.

Chi ci guadagna?
Il ritorno è pari, Microsoft impara molto e ha la possibilità di trovare nuovi
  clienti che vogliono usare prodotti open source pur mantenendo i sistemi a cui
sono abituati. Gli sviluppatori hanno la possibilità di distribuire il loro sof
tware a un numero di utenti sempre più vasto.

Ci perde solo Linux insomma…
No, ci guadagna anche lui, perché aumenta la scelta. C’è più concorrenza. C
ertamente, per fare un esempio, il successo di Firefox è dovuto al fatto che fu
nzionava anche su Windows. Alla fine ci guadagna l’utente. Un altro esempio: l
avoravamo su media player 10 e il plugin per browser funzionava male con Firefox
. Abbiamo invitato gli svilulppatori a lavorare insieme per migliorarlo, perché
  vogliamo che il nostro cliente possa usare bene anche Firefox. Quindi, chi ci 
g
uadagna? il cliente.

Chi è in vantaggio nell’ottica cloud, open source o il software proprietario?
E’ troppo presto, nessuno ha deciso ancora nulla e tutti stanno pensando a dar
e servizi via cloud. Noi vogliamo far funzionare meglio questo software per farl
i funzionare benissimo nei cloud.

Microsoft sta diventando dipendente dall’opensource?
Bella domanda. Dobbiamo riconoscere che Microsoft ha imparato molto e che ora gu
arda all’opensource come a una risorsa. D’altra parte, anche io insegno a mi
a figlia le cose che ho imparato crescendo e non solo quelle che mi ha insegnato
  mia madre.

Ti senti libero sapendo che lavori per Microsoft?
Microsoft mi fa felice! Mi paga per fare quello che mi piace! Oggi non sono molt
o sorpreso di questa cosa, ma quando ho iniziato a lavorare per Microsoft ho det
to: fico, ma vermente vogliono che io faccia questo? Dieci anni fa Microsoft era
  una compagnia diversa e non avrei mai pensato che oggi sarebbe diventata così.

Ecco, la cosa impressionante è che lo dice in una maniera che lo fa sembrare da
vvero spontaneo. E magari lo è davvero: tutto sommato essere pagato da Bill Gat
es per sviluppare software libero non è proprio da tutti.
========

ico

Il 09/11/2010 12:31, Matteo ha scritto:
Il giorno mar, 09/11/2010 alle 12.00 +0100, Roberto Resoli ha scritto:
"Coapp, il progetto open source che mira a rendere disponibili i
progetti open source per i sistemi Microsoft e a farli funzionare
correttamente. "


http://www.ossblog.it/post/6803/microsoft-e-lopensource-collaborazione-obbligata-intervista-a-garret-serack

lettura interessante.

Veramente interessante!
Però il tutto mi sa di "sbagliato".
Penso che sia comunque una buona cosa che l'Open Source giri anche su
win e che l'utente possa scegliere... però... ha un retrogusto di
ingiusto :)
Ciao
Matteo P


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