[inform_azione] (controinformazione) casi di tentato suicidio in bambini italiani trattati con il farmaco "Strattera"

  • From: Diego Iraca' <d_ego_1969@xxxxxxxx>
  • To: inform_azione@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 23 Mar 2009 11:18:32 +0100


Il malefico consorzio delle multinazionali farmaceutiche e delle pubbliche amministrazioni nazionali, nella connivenza dei mass-media (prezzolati scriba al servizio dei ricchi padroni) impediscono l'accesso a queste notizie: aiutateci a darne ampia diffusione!
Grazie,
Diego

-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: I: Comunicato stampa: casi di tentato suicidio in bambini italiani trattati con il farmaco "Strattera"
Data: Mon, 23 Mar 2009 09:48:51 +0000 (GMT)
Da: Nadia Candeo <paperentus@xxxxxxxx>
A: diego iraca' <d_ego_1969@xxxxxxxx>


“GIU’ LE MANI DAI BAMBINI®” 
CAMPAGNA NAZIONALE PER LA DIFESA  
DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI BAMBINI 
 
WWW.GIULEMANIDAIBAMBINI.ORG 
 
Primo e più rappresentativo consorzio italiano per la farmacovigilanza in età pediatrica,  
è composto da oltre 200 tra enti ed associazioni. Oltre 260.000 addetti ai lavori del settore salute hanno 
sottoscritto - direttamente o tramite i propri organismi di rappresentanza - le nostre tesi scientifiche 
 
 
 
Comitato “GiùleManidaiBambini®” ONLUS – www.giulemanidaibambini.org 
Casella Postale 589 – 10121 Torino Centro  
Media Relation: 337/415305 – portavoce@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx - fax: 011/19711233 
 
COMUNICATO STAMPA DEL 13/03/09 
 
DUE BIMBI ITALIANI SOTTO TRATTAMENTO CON ATOMOXETINA PROGETTANO IL SUICIDIO: L’AIFA TACE 
 
In Italia, due bimbi in terapia per ADHD cui veniva somministrata atomoxetina (Strattera ®) hanno 
manifestato idee suicidarie. Nonostante l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema psicofarmaci e 
bambini, l’Agenzia Italiana del Farmaco non ha ritenuto di informare tempestivamente la 
cittadinanza. Poma (Giù le Mani dai Bambini): “Incomprensibile silenzio, l’agenzia avrebbe dovuto 
emettere sollecitamente un comunicato, ma nessuno è stato informato di questi gravi fatti, d’interesse 
soprattutto per le famiglie con figli in cura con queste molecole”. Lo Strattera® nuovamente sul banco 
degli imputati: in Inghilterra nel periodo di monitoraggio 130 tentativi di suicidio. 
 
Roma – A pagina sette dell’ultimo numero del “Bollettino di farmacovigilanza AIFA” l’Agenzia Italiana 
del Farmaco informa circa le idee suicidarie di due bambini, una bimba piemontese di 9 anni, ed un 
bimbo sardo di 10 anni. Entrambi i minori erano in trattamento nel 2008 con atomoxetina (nome 
commerciale “Strattera”®, psicofarmaco prodotto dalla multinazionale farmaceutica Eli Lilly), la 
bimba da sette mesi ed il bimbo da dieci mesi. Il bambino è stato ricoverato in ospedale con diagnosi di 
“agitazione psicomotoria ed ideazione suicidaria”, e successivamente dimesso dopo una terapia 
specifica, mentre per quanto riguarda la bambina non vi sono attualmente notizie circa l’esito finale della 
vicenda. “E’ sconcertante – ha commentato Luca Poma, giornalista e Portavoce nazionale di ‘Giù le 
Mani dai Bambini’, il più rappresentativo comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica – che 
l’agenzia del farmaco non abbia emesso un comunicato nell’immediatezza del fatto, al fine di informare 
la cittadinanza, ma renda noto ciò che accaduto solo mesi e mesi dopo: lo Strattera è – purtroppo – lo 
psicofarmaco più utilizzato in Italia per sedare i bambini troppo agitati e distratti, nonostante siano 
noti i gravi profili di rischio di questa molecola. Ritengo che l’AIFA avrebbe dovuto, nel rispetto della 
privacy delle due famiglie coinvolte, permettere agli altri genitori di maturare scelte equilibrate al 
riguardo, conoscendo pro e contro di questi trattamenti”. In un documento dell’agenzia di controllo 
sanitario inglese (British Medicines and Healthcare Regulatory Agency) reso noto su richiesta del 
giornalista investigativo svedese Janne Larsson, si riportavano già a fine 2005 ben 130 rapporti su 
tentativi di suicidio da parte di pazienti trattati con Strattera®, oltre a 760 rapporti per problemi 
cardiaci, 172 rapporti per danni al sistema epatico e circa 20 rapporti per suicidi effettivi. Il colosso 
farmaceutico Eli Lilly in origine cercò senza successo di far approvare Strattera® dalla Food & Drug 
Administration USA come antidepressivo, per poi riciclarlo come trattamento per l’Adhd, la 
Sindrome di Iperattività e Deficit di Attenzione, con significativi profitti finanziari (circa 665 milioni di 
dollari di giro d'affari annuo). Da allora, si sono succeduti diversi avvisi urgenti della FDA relativi alla 
potenziale induzione al suicidio dell’atomoxetina, qualora somministrata ad organismi in via di sviluppo, 
ma la molecola non è mai stata rimossa dal mercato. L’AIFA, nel rapporto sui due bambini italiani che 
hanno maturato progetti suicidari, dichiara anche che “l’insorgenza di ideazione suicidaria sembra 
essere significativamente più frequente nei bambini in terapia con atomoxetina”. “E’ incomprensibile 
il motivo per cui – ha concluso Poma – nonostante le ormai conclamate evidenze di pericolosità di questo 
psicofarmaco, riconosciute anche dall’AIFA, l’organismo di controllo non intervenga chiedendo 
all’Agenzia Europea del Farmaco un’immediata revisione dell’autorizzazione al commercio di questa 
molecola, come già sollecitato anche in più occasioni da esponenti del nostro Parlamento”. 
 
Media relation: 337/415305 – portavoce@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


      

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