volta stà dalla parte "nostra" !! sicuramente un po tutti avete sentito parlare negli ultimi giorni delle richieste/minacce che i nostri ingegneroni hanno fatto al consiglio dei ministri, il quale per amor di pace (o per amor di voti), ieri ha praticamente rinviato l'approvazione in via preliminare della riforma che riguardava l'accesso agli albi degli ingegneri N.O., volevo solo comunicarvi che stranamente (forse per qualche tornaconto "di prestigio") il ministero dell'università questa volta stà dalla parte "nostra" , ....chissà, magari questa volta le prepotenze degli "ingegneroni" saranno messe a tacere! leggete sotto l'articolo pubblicato sul corriere della sera ---- Precisazione del ministero sui nuovi triennii «I nuovi corsi formano laureati, non diplomati» Arriva la definizione di titoli e i percorsi formativi dopo la preoccupazione espressa da alcuni ordini professionali ROMA - I nuovi corsi di laurea triennali, previsti dalla riforma, daranno il titolo di laureato e non di «tecnico», come vorrebbero gli Ordini professionali. Lo precisa il ministero dell'Università. Spiegano al ministero: «In merito alle preoccupazioni e alle proteste di alcuni ordini circa la denominazione professionale di coloro che conseguiranno le nuove lauree e alla richiesta che essi siano qualificati, per esempio, come "tecnici di ingegneria" o, per fare un altro esempio, "tecnici di biologia" si precisa che nella tradizione del sistema di istruzione italiano il diploma di "tecnico" è stato sempre rilasciato dagli Istituti secondari di istruzione tecnica. Ora si è aggiunto anche il nuovo comparto post-secondario dell'istruzione e della formazione tecnico-superiore (IFTS), che rilascia a sua volta il titolo "tecnico diplomato"». POLEMICHE E PERCORSO FORMATIVO - E ancora: «Nella tradizione italiana - prosegue la nota - l'Università rilascia lauree, diplomi di specializzazione e di perfezionamento, titoli di dottorato di ricerca. C'è quindi una coerenza complessiva dell'intero percorso formativo, a cui non giovano confusioni nominalistiche. Della riforma dell'accesso agli Ordini professionali si è discusso in ogni sede e con tutti, si sottolinea tutti, gli interlocutori interessati. Creare artificiose polemiche non aiuta la riforma complessiva dell'Università italiana, riforma capace di dare risposte a centinaia di migliaia di giovani e, insieme, di dare risposte alle mutate esigenze istituzionali, sociali e produttive dell'Italia del 2000». Fonte - Corriere della Sera - 30-3-2001 Per (de)iscriversi spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:dumbo-request@xxxxxxxxxxxxx HomePage/Archivio lista //www.freelists.org/cgi-bin/list?list_id=dumbo