La ragazza si blocco' di scatto. Alzo' il viso tanto da nn lasciarlo del
ttto in ombra e mostro' i segni della stanchezza e di solo Dio sa
cos'altro. Tremava, visibilmente infreddolita e scossa, mentre fumi
giallognoli si perdevano nella nebbiolina fine creata dal vapore acqueo in
sospensione.
Si trovava nel punto di convergenza tra l'ipotetica direzione che avrebbero
seguito i due gruppi per ricongiungersi, in mezzo alla grande spianata di
Chichen Itza dove colonne e bufi bassorilievi mostravano una vita violenta
ed elegante spazzata via dall'insana malvagita' nascosta dietro la fede e
dalla cupidigia di uomini nascosti dietro insegne di valore e di guerra.
Radio la mise nel mirino, Puppet e Logan non in quello dell'arma ma nella
loro ottica.
Ice inizio' a tremare come una foglia scossa dal vento di tramontana, in
quel momento in cui resta sola sull'unico ramo che trema annunciando
l'inverno: sentiva i conati salire violenti, si abbraccio' forte cadendo in
ginocchio mentre Panama gli si avvicinava, con sospetto e cautela con un
occhio sulla ragazza, e non solo per il sospetto che osse una bomba
chimica, ma perche' era bella da sentirsi male, e con l'altro
sull'attrezzatura di Ice. Insomma, se moriva, meglio raccimolare un piccolo
gruzzoletto che lasciae il ben didio alla giungla...
OFF
Panama ho forse troppo esagerato la tua vocazione da Snake, se e' cosi',
modifica pure
ON
"...a... ai... aiutohhhh..." termino' in un rantolo raggomitolato attorno
ai polmoni e cadde in ginocchio, giro' l'incavo del omito e mostro' segni
di lacci, lividi, e diverse punture. Poi alzo' gli occhi sul gruppo piu'
numeroso (pareva non essersi accorta dei tre che avevano girato largo) e
piangendo scandi' una preghiera antica come il coraggio e come la
disprazione: "uccidetemi... o lo faro' io..."
Qualsiasi cosa volesse dire...
Ice: recepi' come sotto la doccia i suoni ovattati, inginocchiato e col
sapore della morte stretto tra i denti. La Malorian scivolo' nell'erba
rada strisciando sulle dita bagnate senza che la sua mente ottenebrata
potesse controllarle. Rimae appesa all'indice incurvato pronto a sparare.
Era rovesciata e rivolta verso se stesso.
Logan: alzo' le armi sulla ragazza, fissando il tatuaggio in mezzo alla
fronte "io sparo, poi chiedo. Io sparo, e non chiedo proprio."
Panama, reggendo solo col pensiero e con le movenze Ice, senza minimamente
sfiorarlo, sposto' la sua attenzione sulle armi del runner, un sorriso gli
si apri' sul viso e capi', per un istante, che da quella faccenda poteva
anche guadagnarci un extra...
OFF
Come sopra, Panama...
ON
Netty corruccio' la fronte riferendo le istruzioni e si avvicino'
lentamente ad Andrey che bofonchiava, gli prese il braccio delicatamente:
"si, molto male..." Sembrava non vedere la ragazza, o non curarsene, come s
tutta la sua attenzione fosse rivolta altrove, come se stesse surfando
nella matrice.
Andrey non era tranquillo. Andrey aveva paura. Ne aveva molta, e sapeva
bene che in quelle circostanze, la paura ti tiene vivo, se riesci a tirare
fuori il coraggio. L'ultima parte era quella problematica. Capi' che erano
tutti in stallo. Capi' di dovere dire qualcosa. Qualcosa di ispirato e
intelligente. "Qui si mette porcocazzo male!!!" urlo' osservando due porte
aprirsi in una delle strutture di alluminio.
Domina era fredda. Domina era Domina, si ripeteva. omina era signora
assoluta della vita e della morte. Domina danzava leggiadra al banchetto
delle vergini di Odino e portava il terrore panico negli incubi degli
uomini. Domina era la Valchiria piu' fedele della Divina Morte. Domina
cammino' avanti, incazzata come solo Cyb apeva farla infuriare, quando si
blocco' accanto a Puppets.
Mister piego' appena la testa cerso la compagna a destra e Radio a
sinistra, le loro armi, viste, ottiche, passavano a un bersaglio ipotetico
all'altro.
Gia', perche' nel frangente che passa dal dubbio al terrore il mondo era
crollato come all'alba l'illusione chi si innamora di una bella puttana.
...
