[cpgold] Andrei 33bis - per un pugno di caricatori

  • From: Marco Colombo <molok.del.drago@xxxxxxxxx>
  • To: cpgold@xxxxxxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 10 May 2016 01:33:03 +0200

Ndg - master, ci infilo sto pezzo per la gloria, al tuo buon cuore
lasciarlo così come lo scrivo...
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In pochi minuti anche il secondo caricatore andò esaurito.
Andrei comprese fin troppo bene che i cinque rimanenti erano fumo negli
occhi per il branco.
Un cenno al compagno improvvisato sulla torretta e i due si capirono al
volo, le munizioni del cecchino, che ne aveva due scatole ancora piene, non
andavano bene per il fucile da assalto recuperato da Andrei, avrebbe dovuto
tentare il tutto per tutto altrimenti sarebbe rimasto presto un passivo
spettatore della loro fine.
"Sei un bastardo coglione se scendi davvero la scaletta per raccogliere sei
caricatori!"
"Già... lo sono" rispose Andrei a Pavlov.
Guardò giù, i caricatori erano lì soli soletti, non attiravano le
attenzioni dei vaganti e i colpi sparati e le grida dalle altre torrette
avevano sparpagliato quei mutanti un po' ovunque lasciando una zona di
vuoto,
Andrei non ci pensò sù, non voleva fare la fine del topo, si mise sul
secondo piolo, piedi fuori e ben stretti sui pali laterali della scala e in
due secondi fu a terra,
Girò attorno alla scala facendo perno con piede e mano sinistra mentre la
destra aveva già impugnato l'arma e la brandiva pronta al fuoco in
automatico, in ginocchio vicino ai caricatori, con la sinistra li infilò
veloce nella camicia infilata nella cintola a mo'di sacco, uno anche con la
destra lasciando il fucile.
Quattro ex uomini abbastanza veloci si erano messi a correre verso di lui,
uno finì presto a terra, colpito da Pavlov, Andrei reimpugnato il fucile
sparò quattro brevi raffiche verso le loro teste, una delle quali saltò in
aria letteralmente, poi, senza controllare il risultato della sua mira  si
catapultò sulla scaletta ma dal lato interno e scattò sui pioli su di due
metri.
Lì le travi della torretta gli impedivano di continuare e si impegnò nel
recuperare il lato corretto della scaletta, il tempo necessario a uno dei
due mortiviventi di agguantargli la caviglia!
Tenendosi con la sinistra Andrei gli appoggiò il fucile al pallino rosso e
fece fuoco...
Ma anche un secondo essere era ormai appeso alle sue caviglie e il fucile
cliccava a vuoto, Andrei vide la morte arrivare verso di lui... con dei
bellissimi e lucenti innesti cibernetici, poi ebbe lo sprazzo di vitalità
che ti salva la vita.
Scalciare in faccia a quell'essere non sortiva alcun effetto, Andrei cambiò
mano d'appoggio,  avvicinò la mano cibernetica alla fronte del povero
disgraziato e fece uscire la tecnosonda perforandogli il cervello, l'essere
lo lasciò cadendo a terra come un sacco vuoto.
Senza aspettare inviti Andrei risalì di altri due metri, poi si fermò
giusto il tempo di assicurarsi meglio quel sudato bottino di sei caricatori.
Alla base della scaletta altri tre esseri caddero a terra, difficile capire
da chi erano stati colpiti, e altri si dissuasero allontanandosi quando con
un balzo di enorme potenza un ferale arrivò sotto la scaletta.
Puntò le zampe posteriori e si sollevò alzando le braccia ben oltre i tre
metri, Andrei scattò sugli ultimi pioli come uno scoiattolo braccato, il
ferale si caricò e balzò verso l'alto con una potenza inaudita, la gamba
destra di Andrei era ormai dentro le sue fauci, quando partì il colpo di
Pavlov, che lo stava aspettando ed era riuscito praticamente ad
appoggiargli il fucile in fronte.

Andrei si buttò in un angolo della torretta, urlando con un filo di voce e
toccandosi il polpaccio, incredulo di avere ancora tutto il piede...
"Forza eroe! Ti sei salvato stavolta. Ora torna a sparare!"

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