Che Tedeshi forse un pazzo scatenato a livello del buon Greek di Mantova non c'erano dubbi, lo capii subito fin dalle prime chiamate che feci loro x acquistare sw originale copiato :-) Che dire io allora avevo un giro tale che ricevevo da tutti i fronti possibili materiale che mi serviva poi x gli scambi e per mantenere gli acquisti carissimi provenienti da Acilia sia quelli da Milano e dalla Leader stessa. Io invece mi persi proprio tutta la parte newsgroups e fanzine di Outlet, recententemente recuperata integralmente x Speccy e x Sam, che dire...figata spaziale! Ho ancora tutte le cassette master perfettamente catalogate, mi pare di aver iniziato con Acilia nel 1988 in quanto feci acquistare un paio di Disciple e Plus D ad amici dal Tedeschi. Bei tempi... Kora Sistemi Informatici Srl > Il giorno 13/ago/2014, alle ore 16:47, Malantrucco Carlo > <carlo.malantrucco@xxxxxxxx> ha scritto: > > Per la gioia di Simone (che già me la chiese 12 anni fa) riposto il contenuto > di un mio messaggio del 9 luglio 2002. > Evidentemente l'estate è la stagione più adatta ai casi di cronaca ... > > Il giorno 6-07-2002 12:43, Simone Voltolini ha scritto: > >> Raccontami un po della tua storia di "affamatore" che sono curioso: da chi >> ti fornivi e come gestivi la cosa? In cambio se vuoi ti racconto la mia >> storia :-) > > Reso il dovuto omaggio al ricordo della mitica MicroShop (poi divenuta > MicroSpot, per motivi di copyright) di Acilia del mitico Enrico Tedeschi - > che, fra le altre benemerenze, ha quella fondamentale di avermi messo in > contatto nel lontano 1989 con EMG sulla mitica MicroShare, BBS proprietaria > che girava su un Apple II con 10 MB di hard disk) - vorrei chiarire la mia > posizione di "affamatore di bambini" dell'epoca. > > Dunque, io ho acquistato il mio primo ZX Spectrum nel dicembre 1985 > (purtroppo mi sono perso gli anni migliori, i primissimi) e da allora sono > stato un regolare acquirente delle riviste su cassetta che si trovavano in > edicola: Run, Load'n'Run, Special Program, Special Playgames, New Special > Playgames etc. > > Quando nel 1986 scoprii sulle Pagine Gialle il mitico negozietto di Acilia > ne divenni subito cliente: c'erano parecchi km da fare in auto (Acilia è > sulla strada che da Roma porta verso il mare ad Ostia) ma capirai, in giro i > negozi di computer erano pieni solamente di software per C64 (quasi sempre > copiato, ma confezionato talmente bene da sembrare originale: mi sembra il > distributore fosse un certo Armati). > > Il problema era che le cassette che ET ti copiava lì per lì nel retrobottega > te le faceva pagare al prezzo originale: tipo 25.000-30.000 lire l'una, con > sconti se prendevi assieme più titoli. Ricordo che il primo acquisto fu > MasterFile, Match Day e Tau Ceti (che gli riportai indietro perché > evidentemente multifacciato e con la schermata quindi rovinata). > > Per questo da ET acquistai da allora quasi esclusivamente hardware: Spectrum > 128, Multiface 1, interfaccia joystick etc.; per il software mi facevo > bastare le cassette in edicola (tanto ho sempre giocato poco). > > Fin quando comprai finalmente il mio sogno: un Opus Discovery, che per mesi > avevo rimirato in varie vetrine e che finalmente era sceso da 550.000 a > 430.000 lire! :-) > > Ah, ovviamente un paio di mesi dopo uscì in commercio la Disciple ... :-( > > Avevo quindi bisogno di software che girasse su disco, se volevo sfruttarlo: > io sono stato in realtà un utente Spectrum che utilizzava molto più > software "serio" (word processors, dektop publishing) che giochi. > > Così ho cominciato a cercare tutte le informazioni possibili nel modo > possibile all'epoca (Internet non c'era ...): spulciando le pubblicità e gli > annunci sulle riviste inglesi Your Sinclair e Sinclair User. Quest'ultima > era la mia favorita, proprio perché parlava più spesso di programmi "seri" > ... e infatti è defunta prima! > > Così ho scoperto lo Spectrum Discovery Club, Outlet e diversi programmi > funzionanti con l'Opus Discovery: The Last Word, DTP Pack, Dumpy, Disc > Manager ed altri. > > Di conseguenza, mi sono abbonato allo Spectrum Discovery Club Newsletter e > ad Outlet: cacchio, non potrete mai capire l'emozione all'arrivo dalla Gran > Bretagna del pacchettino quadrato contenente - udite udite - un floppy 3.5" > da inserire nel drive dell'Opus Discovery e far partire con un semplice ... > RUN!!! > > Inoltre, ho cominciato ad acquistare i suddetti programmi per posta (quanti > vaglia postali internazionali, quante cedoline rosa ...) direttamente dalle > software house inglesi: erano belle bottarelle di sterline ogni volta! > > Quando ho cominciato ad avere contatti con altri possessori italiani di Opus > Discovery (grazie ad annunci gratuiti pubblicati sulle riviste dell'epoca: > MC Microcomputer, Personal Computer), ho buttato giù un catalogo di software > esclusivamente per Opus Discovery e l'ho inviato loro: in tutto una trentina > di titoli (parliamo del 1990-91) a 10.000 lire l'uno più le fotocopie del > manuale. > > Calcolando che tali versioni speciali per Opus non sarebbero mai arrivate in > Italia, ho approfittato dell'occasione per cercare di dividere la spesa > degli originali con i pochi utenti Discovery esistenti nel nostro paese: > ebbene si, in questo modo sono stato a suo tempo un "pirata" anch'io! > > Una volta feci un po' di conti e calcolai di aver recuperato - alla fine > della fiera - circa un terzo di quello che avevo speso ... > > Ah, naturalmente non duplicavo i newsletter dello SDC e di Outlet: invitavo > chi era interessato ad abbonarsi alle pubblicazioni, per favorirne la > presecuzione. > > Mai duplicato una cassetta o avuto fornitori, quindi: eccoti accontentato, > Simone! > > La storia dell'"affamatore di bambini" uscì fuori perché un giorno al > negozio di ET incontrai casualmente un utente Spectrum possessore di Opus > Discovery: ebbi la malaugurata idea di fornirgli i depliant riguardanti SDC > ed Outlet ed il mio catalogo software, e ciò scatenò all'interno della BBS > MicroShare una lunga e pesante disputa telematica tra me ed ET, che mi > accusò di concorrenza sleale, del fatto che gli portavo così via i clienti > e, quindi, "affamavo" i suoi figli ... naturalmente, senza pensare > minimamente ai figli dei programmatori delle software house "affamati" da > lui! > > Ma tant'è ... chissà, forse su qualche dischetto sparso chissadove ci sono > ancora i testi memorizzati di quell'infinita diatriba ... > > Questo è tutto. > Scusate la lunghezza e se vi ho annoiato ... > > Carlo Malantrucco