[zxspectrum] la vera storia dell'affamatore di bambini

  • From: Malantrucco Carlo <carlo.malantrucco@xxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Wed, 13 Aug 2014 16:47:56 +0200

Per la gioia di Simone (che già me la chiese 12 anni fa) riposto il contenuto 
di un mio messaggio del 9 luglio 2002.
Evidentemente l'estate è la stagione più adatta ai casi di cronaca ...

Il giorno 6-07-2002 12:43, Simone Voltolini ha scritto:

> Raccontami un po della tua storia di "affamatore" che sono curioso: da chi
> ti fornivi e come gestivi la cosa? In cambio se vuoi ti racconto la mia
> storia :-)

Reso il dovuto omaggio al ricordo della mitica MicroShop (poi divenuta
MicroSpot, per motivi di copyright) di Acilia del mitico Enrico Tedeschi -
che, fra le altre benemerenze, ha quella fondamentale di avermi messo in
contatto nel lontano 1989 con EMG sulla mitica MicroShare, BBS proprietaria
che girava su un Apple II con 10 MB di hard disk) - vorrei chiarire la mia
posizione di "affamatore di bambini" dell'epoca.

Dunque, io ho acquistato il mio primo ZX Spectrum nel dicembre 1985
(purtroppo mi sono perso gli anni migliori, i primissimi) e da allora sono
stato un regolare acquirente delle riviste su cassetta che si trovavano in
edicola: Run, Load'n'Run, Special Program, Special Playgames, New Special
Playgames etc.

Quando nel 1986 scoprii sulle Pagine Gialle il mitico negozietto di Acilia
ne divenni subito cliente: c'erano parecchi km da fare in auto (Acilia è
sulla strada che da Roma porta verso il mare ad Ostia) ma capirai, in giro i
negozi di computer erano pieni solamente di software per C64 (quasi sempre
copiato, ma confezionato talmente bene da sembrare originale: mi sembra il
distributore fosse un certo Armati).

Il problema era che le cassette che ET ti copiava lì per lì nel retrobottega
te le faceva pagare al prezzo originale: tipo 25.000-30.000 lire l'una, con
sconti se prendevi assieme più titoli. Ricordo che il primo acquisto fu
MasterFile, Match Day e Tau Ceti (che gli riportai indietro perché
evidentemente multifacciato e con la schermata quindi rovinata).

Per questo da ET acquistai da allora quasi esclusivamente hardware: Spectrum
128, Multiface 1, interfaccia joystick etc.; per il software mi facevo
bastare le cassette in edicola (tanto ho sempre giocato poco).

Fin quando comprai finalmente il mio sogno: un Opus Discovery, che per mesi
avevo rimirato in varie vetrine e che finalmente era sceso da 550.000 a
430.000 lire! :-)

Ah, ovviamente un paio di mesi dopo uscì in commercio la Disciple ... :-(

Avevo quindi bisogno di software che girasse su disco, se volevo sfruttarlo:
io sono stato in realtà un utente Spectrum che utilizzava molto più
software "serio" (word processors, dektop publishing) che giochi.

Così ho cominciato a cercare tutte le informazioni possibili nel modo
possibile all'epoca (Internet non c'era ...): spulciando le pubblicità e gli
annunci sulle riviste inglesi Your Sinclair e Sinclair User. Quest'ultima
era la mia favorita, proprio perché parlava più spesso di programmi "seri"
... e infatti è defunta prima!

Così ho scoperto lo Spectrum Discovery Club, Outlet e diversi programmi
funzionanti con l'Opus Discovery: The Last Word, DTP Pack, Dumpy, Disc
Manager ed altri.

Di conseguenza, mi sono abbonato allo Spectrum Discovery Club Newsletter e
ad Outlet: cacchio, non potrete mai capire l'emozione all'arrivo dalla Gran
Bretagna del pacchettino quadrato contenente - udite udite - un floppy 3.5"
da inserire nel drive dell'Opus Discovery e far partire con un semplice ...
RUN!!!

Inoltre, ho cominciato ad acquistare i suddetti programmi per posta (quanti
vaglia postali internazionali, quante cedoline rosa ...) direttamente dalle
software house inglesi: erano belle bottarelle di sterline ogni volta!

Quando ho cominciato ad avere contatti con altri possessori italiani di Opus
Discovery (grazie ad annunci gratuiti pubblicati sulle riviste dell'epoca:
MC Microcomputer, Personal Computer), ho buttato giù un catalogo di software
esclusivamente per Opus Discovery e l'ho inviato loro: in tutto una trentina
di titoli (parliamo del 1990-91) a 10.000 lire l'uno più le fotocopie del
manuale.

Calcolando che tali versioni speciali per Opus non sarebbero mai arrivate in
Italia, ho approfittato dell'occasione per cercare di dividere la spesa
degli originali con i pochi utenti Discovery esistenti nel nostro paese:
ebbene si, in questo modo sono stato a suo tempo un "pirata" anch'io!

Una volta feci un po' di conti e calcolai di aver recuperato - alla fine
della fiera - circa un terzo di quello che avevo speso ...

Ah, naturalmente non duplicavo i newsletter dello SDC e di Outlet: invitavo
chi era interessato ad abbonarsi alle pubblicazioni, per favorirne la
presecuzione.

Mai duplicato una cassetta o avuto fornitori, quindi: eccoti accontentato,
Simone!

La storia dell'"affamatore di bambini" uscì fuori perché un giorno al
negozio di ET incontrai casualmente un utente Spectrum possessore di Opus
Discovery: ebbi la malaugurata idea di fornirgli i depliant riguardanti SDC
ed Outlet ed il mio catalogo software, e ciò scatenò all'interno della BBS
MicroShare una lunga e pesante disputa telematica tra me ed ET, che mi
accusò di concorrenza sleale, del fatto che gli portavo così via i clienti
e, quindi, "affamavo" i suoi figli ... naturalmente, senza pensare
minimamente ai figli dei programmatori delle software house "affamati" da
lui!

Ma tant'è ... chissà, forse su qualche dischetto sparso chissadove ci sono
ancora i testi memorizzati di quell'infinita diatriba ...

Questo è tutto.
Scusate la lunghezza e se vi ho annoiato ...

Carlo Malantrucco

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