Per la gioia di Simone (che già me la chiese 12 anni fa) riposto il contenuto di un mio messaggio del 9 luglio 2002. Evidentemente l'estate è la stagione più adatta ai casi di cronaca ... Il giorno 6-07-2002 12:43, Simone Voltolini ha scritto: > Raccontami un po della tua storia di "affamatore" che sono curioso: da chi > ti fornivi e come gestivi la cosa? In cambio se vuoi ti racconto la mia > storia :-) Reso il dovuto omaggio al ricordo della mitica MicroShop (poi divenuta MicroSpot, per motivi di copyright) di Acilia del mitico Enrico Tedeschi - che, fra le altre benemerenze, ha quella fondamentale di avermi messo in contatto nel lontano 1989 con EMG sulla mitica MicroShare, BBS proprietaria che girava su un Apple II con 10 MB di hard disk) - vorrei chiarire la mia posizione di "affamatore di bambini" dell'epoca. Dunque, io ho acquistato il mio primo ZX Spectrum nel dicembre 1985 (purtroppo mi sono perso gli anni migliori, i primissimi) e da allora sono stato un regolare acquirente delle riviste su cassetta che si trovavano in edicola: Run, Load'n'Run, Special Program, Special Playgames, New Special Playgames etc. Quando nel 1986 scoprii sulle Pagine Gialle il mitico negozietto di Acilia ne divenni subito cliente: c'erano parecchi km da fare in auto (Acilia è sulla strada che da Roma porta verso il mare ad Ostia) ma capirai, in giro i negozi di computer erano pieni solamente di software per C64 (quasi sempre copiato, ma confezionato talmente bene da sembrare originale: mi sembra il distributore fosse un certo Armati). Il problema era che le cassette che ET ti copiava lì per lì nel retrobottega te le faceva pagare al prezzo originale: tipo 25.000-30.000 lire l'una, con sconti se prendevi assieme più titoli. Ricordo che il primo acquisto fu MasterFile, Match Day e Tau Ceti (che gli riportai indietro perché evidentemente multifacciato e con la schermata quindi rovinata). Per questo da ET acquistai da allora quasi esclusivamente hardware: Spectrum 128, Multiface 1, interfaccia joystick etc.; per il software mi facevo bastare le cassette in edicola (tanto ho sempre giocato poco). Fin quando comprai finalmente il mio sogno: un Opus Discovery, che per mesi avevo rimirato in varie vetrine e che finalmente era sceso da 550.000 a 430.000 lire! :-) Ah, ovviamente un paio di mesi dopo uscì in commercio la Disciple ... :-( Avevo quindi bisogno di software che girasse su disco, se volevo sfruttarlo: io sono stato in realtà un utente Spectrum che utilizzava molto più software "serio" (word processors, dektop publishing) che giochi. Così ho cominciato a cercare tutte le informazioni possibili nel modo possibile all'epoca (Internet non c'era ...): spulciando le pubblicità e gli annunci sulle riviste inglesi Your Sinclair e Sinclair User. Quest'ultima era la mia favorita, proprio perché parlava più spesso di programmi "seri" ... e infatti è defunta prima! Così ho scoperto lo Spectrum Discovery Club, Outlet e diversi programmi funzionanti con l'Opus Discovery: The Last Word, DTP Pack, Dumpy, Disc Manager ed altri. Di conseguenza, mi sono abbonato allo Spectrum Discovery Club Newsletter e ad Outlet: cacchio, non potrete mai capire l'emozione all'arrivo dalla Gran Bretagna del pacchettino quadrato contenente - udite udite - un floppy 3.5" da inserire nel drive dell'Opus Discovery e far partire con un semplice ... RUN!!! Inoltre, ho cominciato ad acquistare i suddetti programmi per posta (quanti vaglia postali internazionali, quante cedoline rosa ...) direttamente dalle software house inglesi: erano belle bottarelle di sterline ogni volta! Quando ho cominciato ad avere contatti con altri possessori italiani di Opus Discovery (grazie ad annunci gratuiti pubblicati sulle riviste dell'epoca: MC Microcomputer, Personal Computer), ho buttato giù un catalogo di software esclusivamente per Opus Discovery e l'ho inviato loro: in tutto una trentina di titoli (parliamo del 1990-91) a 10.000 lire l'uno più le fotocopie del manuale. Calcolando che tali versioni speciali per Opus non sarebbero mai arrivate in Italia, ho approfittato dell'occasione per cercare di dividere la spesa degli originali con i pochi utenti Discovery esistenti nel nostro paese: ebbene si, in questo modo sono stato a suo tempo un "pirata" anch'io! Una volta feci un po' di conti e calcolai di aver recuperato - alla fine della fiera - circa un terzo di quello che avevo speso ... Ah, naturalmente non duplicavo i newsletter dello SDC e di Outlet: invitavo chi era interessato ad abbonarsi alle pubblicazioni, per favorirne la presecuzione. Mai duplicato una cassetta o avuto fornitori, quindi: eccoti accontentato, Simone! La storia dell'"affamatore di bambini" uscì fuori perché un giorno al negozio di ET incontrai casualmente un utente Spectrum possessore di Opus Discovery: ebbi la malaugurata idea di fornirgli i depliant riguardanti SDC ed Outlet ed il mio catalogo software, e ciò scatenò all'interno della BBS MicroShare una lunga e pesante disputa telematica tra me ed ET, che mi accusò di concorrenza sleale, del fatto che gli portavo così via i clienti e, quindi, "affamavo" i suoi figli ... naturalmente, senza pensare minimamente ai figli dei programmatori delle software house "affamati" da lui! Ma tant'è ... chissà, forse su qualche dischetto sparso chissadove ci sono ancora i testi memorizzati di quell'infinita diatriba ... Questo è tutto. Scusate la lunghezza e se vi ho annoiato ... Carlo Malantrucco