Il 03/11/2017 16:04, Massimo Raffaele ha scritto:
Diciamo che forse il punto è proprio quello che ho detto sopra: un occhio non abituato. Il mio lo considero abbastanza abituato, non
al livello di professionista della CG, ovviamente, ma in un film
il pupazzone dall'animale ben fatto lo distinguo.
Un animale o un essere umano è facile, perché siamo molto sensibili a
qualunque errore o imperfezione nei movimenti (o mancanza di
naturalezza). Ma ormai il 95% dei film (addirittura anche quelli
italiani) ha effetti /elementi architettonici / effetti di materiali
o atmosferici / ecc., o qualsiasi altra cosa non viva che è davvero
indistinguibile dalla realtà, anche per un occhio come il nostro.
Basta leggere i titoli di coda per leggere l'immancabile riferimento
allo studio usato :-).