>> >> Inoltre l'organizzazione in squadre diventa per gli studenti un buon >> esercizio per imparare a muoversi nel "vero" mondo del lavoro. > >Non condivido questo attributo. Io ho lavorato sia in team che da solo e >ti posso assicurare che la qualità del lavoro in team è ordini di >grandezza al di sotto di quello individuale. Certo, dipende dal team e >dal programmatore singolo ma in generale penso proprio che sia così, >altro che "vero" mondo del lavoro... Penso che discutere sul tema in forma scritta sia praticamente impossibile. Mi dichiaro d'accordo solo in parte; secondo me dipende molto dal progetto che si deve seguire. >> Per raggiungere tale obiettivo risulta essenziale, oltre che le >> necessarie competenze in programmazione circuitale di tipo digitale, >> la capacità di saper programmare un micro in linguaggio macchina in >> modo da ottenere la massima velocità di esecuzione e la minima >> occupazione di memoria. > >Molto bello ma utopico al giorno d'oggi, non ti sembra? Meno utile di una volta, forse, ma non utipico.. utopaco.. utocoso ! :oP In campo elettronico/industriale mi sembra comunque un requisito base. Scommetto, ad esempio, che in un cellulare perfino i giochi hanno il "collo tirato", java o non java !