Il 08/03/2015 19:34, Luca Alimandi ha scritto:
Forse non ho capito io la risposta oppure ho posto male la domanda... Intendevo dire se è necessario fare moltiplicazioni e divisioni a 4 bytes (o più...) se poi i punti che vengono disegnati sullo schermo possono avere solo valori 1 e 0 (pixel on o off, non potendo assumere nè toni di grigio nè colori diversi), e tra l'altro con una risoluzione molto bassa... Forse la domanda è stupida perchè non sono un esperto di frattali e nemmeno di matematica e grafica, ma era solo per capire qualcosa di più! Insomma, detta in modo brutale: perchè con una grafica così dozzinale occorre fare calcoli dell'altro mondo per decidere se un pixel deve essere nero o bianco? Ripeto, è una domanda barbina, ma era giusto per avere un'idea un po' più chiara della problematica legata ai calcoli per disegnare frattali...
No, ho capito. La risposta è che quelle routine non sono nate per disegnare frattali. Questo del frattale è solo un esempio che mi è venuto in mente per testarle, così come la calcolatrice. Sono routine che dovrebbero rappresentare mattoni di base per un sistema di calcolo più preciso di quello in ROM. La loro caratteristica principale è che se tu indichi un numero frazionario sei sicuro che ci sia proprio quello rappresentato in memoria e non una sua approssimazione come succede con i normali floating-point ad esponente binario.
Però sì, per disegnare un frattale c'è bisogno, in teoria, di una precisione infinita. Più ingrandisci e più sono le cifre significative che servono. Infatti non so se ricordate FractInt. Mammamia com'era veloce!
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