[zxspectrum] Re: R: zxspectrum Digest V5 #227

  • From: Massimo Raffaele <massimo.raffaele@xxxxxxxxx>
  • To: "zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx" <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Fri, 22 Sep 2017 17:23:41 +0200

Il giorno 22 settembre 2017 10:29, Enrico Maria Giordano <
e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx> ha scritto:


Il 22/09/2017 10:21, Eugenio Ciceri ha scritto:

Assolutamente no.
L'oggetto stampato in 3D e, diciamo, un po' più crespo ;-)

La differenza fondamentale è che il 3D è stampato uno strato per volta e
alla fine la stratificazione si vede e si sente anche al tatto.
Forse con l'aumentare della risoluzione di stampa questo effetto
diminuirà, ma non scomparirà mai del tutto.
Penso che ci siano anche dei limiti fisici oltre i quali non sia
possibile salire con la risoluzione.

E' un po' la stessa differenza che c'è tra un segnale analogico e uno
digitale.
Quello digitale è sempre "scalettato".


Però magari è più preciso. Se la risoluzione aumenta oltre il limite della
percettibilità della quantizzazione, il prodotto digitale diventa migliore
di quello analogico.


Esattamente, ne sono convinto anch'io.
Azz, hai quasi usato le mie stesse parole =:-|.


Ma in un oggetto solido ci sono anche altre caratteristiche da
considerare. Importantissimo è il peso. Se l'oggetto è troppo leggero non
rende come l'originale. Come stiamo messi come peso?


Dipende dal materiale usato. Peso e resistenza possono essere anche molto
simili a quelli di un oggetto analogo ottenuto per stampaggio a iniezione.
Inoltre, per non sprecare troppo materiale, i volumi interni (non in vista)
non si fanno quasi mai "pieni": si realizzano invece strutture a nido d'ape
o simili, per dare comunque robustezza.

Max

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