[zxspectrum] Re: R: Re: TAP di esempio per Mouse Kempston

  • From: Enrico Maria Giordano <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 2 Feb 2016 22:18:09 +0100



Il 02/02/2016 21:42, Luca Alimandi ha scritto:

Sì, perché la maggior parte dei programmi compatibili con XP e
Windows 7 continuano, in genere, a funzionare in W8 e W10 (grazie al
Cielo! :-) );  ma io intendo dire che non vengono più mantenuti,
aggiornati e tanto meno scritti appositamente per i nuovi s.o.,
ammesso che vadano scritti in modo diverso.

No, non vanno scritti in modo diverso. Forse, se proprio si vuole, qualche stronzatina
riguardante il look ma niente di serio.

Comunque sia, eventuali aggiornamenti richiederebbero una grande
quantità di test, debug, correzioni, ecc. (abbiamo appena avuto
l'esperienza di un software di quattro righe che ha smesso di
funzionare "per cause ignote" :-) ... Immagina cosa può succedere per
un programma complesso come un emulatore!).

Io non credo che per l'autore sarebbe poi così difficile correggere bug
o aggiungere altri dispositivi emulati. Forse ha semplicemente perso
interesse nell'argomento.

E assicurare ogni volta la compatibilità con i nuovi sistemi,
mantenendo magari la compatibilità con i vecchi, diventa sempre più
complicato e laborioso.

Direi che il problema ce l'ha chi scrive driver o comunque software di
basso livello (ma non ne sono sicuro perché non scrivo quel tipo di programmi). Per i normali applicativi questi problemi non esistono in
quanto la Microsoft ha sempre avuto un grande rispetto per la backward
compatibility. Solo in un caso ha fatto una scelta forse opinabile:
quando ha deciso di non mettere il supporto ai programmi Win16 sui
sistemi a 64 bit. Ma per il resto, se tu scrivi un programma per una
versione di Windows allora questo funzionerà anche sulle successive
(almeno finora è stato così). Il problema può esserci al contrario: se
scrivi un programma usando un'API che non c'era su una versione vecchia
di Windows ovviamente su quella non funzionerà, ma questo è un errore (o
una scelta) del programmatore.

Io a lavoro vedo cosa occorre organizzare nel nostro piccolo ambito
di produzione software per assicurare che ogni nuova funzionalità
introdotta non comprometta altre funzioni o l'intero programma.

Vero. Si dovrebbe sviluppare a moduli indipendenti ma purtroppo nella
pratica questo non è quasi mai possibile.

Ormai si può lavorare solo in team, se si vuole fare qualcosa di
serio. I tempi sono troppo serrati perché una sola persona sia in
grado di mantenere e sviluppare un software anche mediamente
complesso!...

Ehm... io ho sempre lavorato da solo. Significa che non ho mai fatto niente di serio? Può essere, ma per fortuna i miei clienti non se ne sono accorti. :-)

EMG

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