Una parola : globalizzazione che contrasta un altra parola : patriottismo. Al
giorno d'oggi i giovani partono, vanno all estero. Nessuno sente più l Italia
sua, non si hanno più radici, non si hanno più tradizioni e si seguono mode
tendenze e tradizioni di altre nazioni (vedi festa di halloween..). Ci si sente
italiani giusto quando gioca la nazionale.. Allora si che escono bandierine e
si canta l inno..
Il 20 giugno 2015 00:51:23 CEST, Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx> ha
scritto:
Il 19/06/2015 20:00, Malantrucco Carlo ha scritto:
Inviato da iPhone<mic.caruso1@xxxxxxxxx> ha scritto:
Il giorno 19/giu/2015, alle ore 19:43, Michele Caruso
Forse sì, ma quei decenni (o anche secoli) sono quelli che fanno la
Subito si, ma a distanza di decenni escono anche libri più oggettivi.Ma i libri di storia, in genere non li scrivono i vincitori?!?Oppure vanno semplicemente letti.Sui libri di storia.Magari vanno un po' aggiornati ... ;-)
Carlo
differenza tra la cronaca e la storia, e a volte fanno anche perdere un
po' il "senso" e le "motivazioni" più immediate degli eventi storici,
impedendoci, a mio avviso, di comprendere a pieno il contesto
socio-culturale in cui i fatti sono avvenuti.
Faccio un semplice esempio: i ragazzi di oggi fanno fatica a
comprendere
lo stato d'animo con cui in America negli anni '60 molti loro coetanei
si battevano per affermare i diritti civili dei cittadini americani di
colore... Oppure perché nel 1860 molti giovani volontari partivano
dall'Italia del nord per una improbabile spedizione in Sicilia a
seguito
di uno strano condottiero di nome Giuseppe Garibaldi alla ricerca di un
ideale di Italia unita che oggi fanno fatica a sentire loro... E potrei
andare avanti con gli esempi...
Il tempo ci allontana emotivamente dai fatti, il che è un'arma a doppio
taglio: si diventa più obiettivi, ma si perde il coinvolgimento e a
volte il senso degli eventi...
A volte riusciamo a capire alcuni fatti passati solo perché, in qualche
modo, li riviviamo in quelli presenti...
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