Enrico Maria Giordano ha scritto:
Certamente ci sono una miriade di altri fattori da considerare: la forma della fetta, la sua consistenza, la presenza di zone più o meno dense, l'uniformità del burro spalmato sopra, ecc. Basterebbe una differenza nella distribuzione che il baricentro verrebbe spostato e imprimere una velocità di rotazione iniziale sarebbe ancora più probabile. Ma riflettiamo: se veramente non imprimessimo una rotazione iniziale, perchè mai la fetta dovrebbe cominciare a ruotare?... Il fatto è che la difformità della distribuzione delle masse introduce una maggiore probabilità di imprimere una rotazione iniziale, ma io dicevo: "Supponendo di non imprimere alcuna rotazione iniziale...", e secondo me, in tal caso, la fetta non comincerebbe a ruotare "da sola". A meno che non introduciamo un altro effetto, che prima non ho considerato, e cioè quello della resistenza dell'aria. Ma qui non sarebbe tanto il peso ma l'aerodinamicità ad influire. In pratica l'effetto "paracadute"... In tal caso lo spostamento del baricentro e la resistenza all'aria di una zona più di un'altra potrebbero creare l'effetto leva che imprimerebbe una rotazione durante la caduta... Immagina un foglio di carta: il suo peso e la sua forma è tale che se lo lasci cadere "piatto" non arriverà mai a terra piatto! Ma è l'aria che lo fa ruotare; se fossi sulla Luna cadrebbe piatto come una lastra di acciaio! Neil Armstrong l'ha dimostrato "in loco"! (beato lui!) :-)Il 31/03/2015 00:31, Luca Alimandi ha scritto:Pensavo che le varie ipotesi erano... scherzi!...Infatti lo erano, almeno da parte mia. E' ovvio che non si possa prevedere dove cade il pane.Se riuscissimo a lasciar cadere la fetta senza imprimere alcuna rotazione iniziale, questa cadrebbe sempre con la faccia che rivolgeva verso il suolo all'inizio della caduta.Nemmeno questo è vero. Dipende dalla forma esatta della fetta che potrebbe offrire un ostacolo leggermente diverso da una parte rispetto all'altra e allora la fetta ruoterebbe ugualmente.EMG
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