[zxspectrum] Re: R: Re: R: Re: Psicologi (era: A proposito di BBK, (era Gli Outlet del Tedeschi :-)))

  • From: Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 11 Apr 2015 19:36:27 +0200

Stefano (Redacted sender flydream@xxxxxxxxx for DMARC) ha scritto:

Ma intanto prima che chiuda un servizio cloud i gestori lo comunicano mesi in anticipo. Non facciamo gli eremiti per favore... Se vi sta sull anima il cloud è un conto ma demonizzarlo...

---- Massimo Raffaele ha scritto ----

Il giorno 11 aprile 2015 10:52, Enrico Maria Giordano <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx <mailto:e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx>> ha scritto:


Il 11/04/2015 00:17, Luca Alimandi ha scritto:

Infatti, la comodità sta nella rapidità, nella semplicità e nella
possibilità di condividere istantaneamente. Non certo nella
sicurezza
della durata!...


No, sta anche e soprattutto nella virtualizzazione. L'ho già detto
ma lo ripeto: tu non sai oggi le pagine web che consulti dove
risiedono. Sai solo che le puoi consultare. E se Internet continua
a vivere sarà così anche domani o tra 100 anni.


Sì, però questo lascia comunque incertezza sul fatto che in futuro siano ancora consultabili.
Tanti siti hanno chiuso, e meno male che qualcuno ne ha fatto (non sempre, purtroppo) il backup.

Questo è solo per dire che la mia fiducia nel cloud non è al 100%, e avrò sempre (almeno, credo) un backup locale.
Max

Sia chiaro: io non demonizzo nessuno e non faccio ostracismo contro il cloud. Io stesso lo uso volentieri quando mi serve (prova ne è che quando voglio condividere file con voi o con altri uso Google Drive e mi trovo benissimo) e credo sia un mezzo formidabile e di grande utilità.
Solo che non lo ritengo un'alternativa alla conservazione duratura. E credo che alla fine ci siamo chiariti anche con Enrico. Anche lui ha sottolineato che la conservazione di ciò che crediamo di dover tramandare ai posteri non vada affidata al cloud, ma richieda un'analisi attenta del "cosa" e del "come" e delle scelte oculate sugli strumenti da utilizzare allo scopo.
Inoltre mi sembra abbia anche chiarito che voleva intendere che il WEB è la vera alternativa alla pubblicazione, intesa come metodo per rendere fruibili delle informazioni a tutti, ovunque e in ogni momento.
Purtroppo però rimango del parere che anche il web non sia il posto più indicato per la conservazione di lunga durata... Di fatto il web è più una "vetrina" dove le informazioni vengono esposte e rese fruibili, ma dietro c'è sempre un sistema di conservazione delle informazioni che non è detto sia orientato alla lunga durata (dipende dai siti e dalle politiche adottate da chi li gestisce...).

Il mio discorso era un po' di carattere generale, quasi filosofico.
Il graffito sulla grotta del tizio che nel neolitico ha voluto raffigurare la sua giornata di caccia è ancora lì da 10.000 anni, senza che nessuno abbia dovuto decodificarlo, ricodificarlo in un altro formato, travasarlo su un altro media, farne un backup, ecc... Certo, quello che abbiamo scoperto noi forse è un esemplare su milioni che il caso (condizioni meteorologiche, temperatura, umidità, luce, composizione dei pigmenti, tipologia di roccia, ecc.) ha permesso che pervenisse fino a noi. Chissà quanti invece se ne sono persi!
Ma a parte questo, la cosa notevole è che, se queste condizioni si determinano, il messaggio arriva ai posteri (noi) senza alcun bisogno di decodifica o la necessità di utilizzare alcuno strumento per la sua lettura... Cosa che invece non può più avvenire con i documenti digitali. Forse ora il concetto è più chiaro? Altrimenti non fa niente. Non mi strapperò mica i capelli (che non ho) se qualcuno non comprende o non è d'accordo. E' il bello della diversità delle opinioni! :-)

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