[zxspectrum] Re: R: Re: Psicologi (era: A proposito di BBK, (era Gli Outlet del Tedeschi :-)))

  • From: Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 11 Apr 2015 00:17:27 +0200

Malantrucco Carlo ha scritto:

Inviato da iPhone

Il giorno 10/apr/2015, alle ore 11:08, Enrico Maria Giordano
<e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx> ha scritto:

Di fatto anche un semplicissimo file di Word è in pratica
"codificato" (per lo meno per quanto riguarda l'impaginazione, le
immagini, i metadati, ecc..) e riportarlo "in vita" senza il suo
specifico software non è cosa semplice...
Beh, non hai scelto un buon esempio. I file di Word sono e sono stati
sempre un casino proprietario.

E questo che vuol dire?
Sono diventati uno standard "de facto" ed io vorrei la garanzia di poterli
aprire e leggere senza troppi problemi tra 20 o 30 anni, chiedo troppo?

Exacto!...
Dunque la tecnologia molto avanzata presenta indubbiamente grandi
vantaggi e offre enormi possibilità, ma ha anche i suoi lati oscuri
e i suoi problemi...
Secondo me stai trascurando le possibilità che avranno i nostri
discendenti (se li avremo...). Pensa alla differenza tecnologica tra i sumeri e
chi
ha poi ridecifrato i caratteri cuneiformi.

Io per il momento penso che i graffiti dei sumeri oggi li leggiamo mentre TBOSG
redatto 22 anni fa con tanta passione e con i potenti mezzi della tecnologia
... ancora no! :-(

Panico!...
A me l'idea di non conservare nulla su supporti sotto il mio diretto
controllo, ma di inviare tutto su qualche server sperduto nel mondo
attraverso Internet non mi da fiducia...
Neanche a me. Ma il punto era un altro. Una volta si conservavano i libri nelle
biblioteche (quelle poche che esistevano). Oggi è tutto su Internet, una
biblioteca virtuale. Non c'è molta differenza. Anzi, se bastava un incendio a
distruggere per sempre un'intera collezione di libri, il fuoco non può niente
contro Internet.

Su questo ti do ragione.
Utilissimo, comodissimo e molto sicuro.

Infatti, la comodità sta nella rapidità, nella semplicità e nella possibilità di condividere istantaneamente. Non certo nella sicurezza della durata!...
E inoltre torno a precisare che io non mi riferivo affatto alla conservazione
delle cose personali. Quelle uno le conserva come può ma non sono cose alle
quali è richiesto durare in eterno, no?

E questo chi lo stabilisce?
Dal punto di vista storico non è così.

Pensa soltanto ai documenti della Prima Guerra Mondiale.

Magari all'epoca gli unici documenti ritenuti degni di conservazione erano i bollettini
militari di Cadorna e degli altri macellai, mentre oggi gli storici danno grande valore
anche alle lettere ed alle cartoline dei fanti in trincea perché ci restituiscono la
"vera guerra".

Mi fai pensare a "Niente di nuovo sul fronte occidentale", di Remarque... Stupendo quel libro!
Analoghi documenti digitali scritti oggi diverranno inutilizzabili per gli
storici tra pochi decenni.

Carlo

Ari panico!...

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