[zxspectrum] R: Re: Clive Sinclair vs Steve Jobs

  • From: "Simone Voltolini" <simone.voltolini@xxxxxx>
  • To: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Mon, 18 Aug 2014 21:18:10 +0200

 

 

Da: zxspectrum-bounce@xxxxxxxxxxxxx [mailto:zxspectrum-bounce@xxxxxxxxxxxxx] 
Per conto di Massimo Raffaele
Inviato: lunedì 18 agosto 2014 20:38
A: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
Oggetto: [zxspectrum] Re: Clive Sinclair vs Steve Jobs

 

Il giorno 16 agosto 2014 12:21, Malantrucco Carlo <carlo.malantrucco@xxxxxxxx 
<mailto:carlo.malantrucco@xxxxxxxx> > ha scritto:

 

> Invece il C5, sulla carta un'idea niente male, portata in pratica andò come 
> sappiamo.

Qui invece non sono affatto d'accordo.
Il (o la) C5 è nata sbagliata proprio come idea.

Non puoi progettare una vettura da Luna Park da usare nel traffico cittadino, 
dove il guidatore rischia continuamente di finire sotto le automobili che non 
lo vedono, respira gli scarichi a pieni polmoni e si inzuppa al primo temporale.

 

Pienamente d'accordo.

MAI sarei andato in giro su quel trabiccolo (inoltre sarei stato deriso da 
tutti: uomini, donne, bambini, cani, scoiattoli e cimici).

 

 

 

Posso concordare anche io ma l’idea era comunque geniale, ed il rischio ne 
valse la reputazione, ma con il senno di poi qualcosa sicuramente si poteva 
fare.

E’ il mercato dell’automobile in se che doveva cambiare in quegli anni…invece 
siamo ancora lì…nel 2014…come 100 anni fa…ridicolo…


Almeno Zio Clive ci provò, e per me fu un GRANDE!


Tra l’altro, ripeto, a rivederla adesso la C5 è più bella che mai…design 
davvero innovativo per i tempi, forse anche troppo…

 

 

> E lo stesso dicasi per il QL, su cui pesò non poco la scelta di continuare a 
> usare i nastri del microdrive.

Concordo.

 

Pure io  :-(.

 

 

Continuo a NON concordare: dobbiamo sempre calcolare che nel 1984 (Gennaio se 
non erro) era IMPENSABILE produrre in serie un Micro Computer con Floppy da 
3.5”.


Clive aveva le sue risorse e le ha sfruttate finchè poteva, per me era solo una 
questione di saperli usare gli MD.


Chiaro in UK costavano 4 sterilne vergini mentre in Italia 40.000!!! Per cui 
qui c’era la sua bella differenza…

 

Pensate che il QL usci se non erro a 399 o 499 sterline…da noi ad 1 milione e 
2, quasi il triplo, un furto alla REBIT!!!

Ci credo che in UK produssero più di 500/700 utility e giochi originali, mentre 
nel mondo zero…

 

Comunque per me ad OGGI il QL è indubbiamente il prodotto Sinclair per 
eccellenza a livello tecnico/design/dimensione/contenuto/innovazione/qualità.

 

Chiaro che non era una macchina da gioco, lo Speccy fu subito orientato in tal 
senso per spingerlo alle vendite senza che nemmeno Clive lo volesse.

 

Questione di opportunità, andò come andò, ma per ora vi dico che tra tutto 
quello che ho racimolato la soddisfazione maggiore che ho è caricare un bel 
QUILL o UTILITONA sul QL da…MICRODRIVE!!!


Saranno da pulire le testine ed i capstan ogni poco…ma chissenefrega…è una 
figata e basta ;)

Ripeto che l’MD per lo SPECCY è un altro paio di maniche…molto + instabile, il 
CHIP Intel del QL fa controlli migliori e scarta le cartucce pessime, una 
gestione completamente diversa e si vede.


 

 

 

 

> In un certo senso Sinclair è stato dunque un idealista, uno che per
> guardare troppo avanti ha finito per cascare per terra, come secondo
> Platone avvenne a Talete quando cadde in un pozzo mentre studiava gli
> astri. Per guardare in alto non faceva caso a dove metteva i piedi.

No, mi dispiace, non sono d'accordo.

Il termine "idealista" anche se usato "in un certo senso" non è adeguato a 
Sinclair perché lo dipinge con un'aura di "romanticismo" che in realtà non 
aveva.

Sir Clive era geniale ma i suoi affari sapeva farseli bene e secondo me 
l'insistenza sui microdrive è stata dettata anche da considerazioni 
strettamente commerciali (leggi royalty intascata per ogni cartuccia venduta).

Era geniale, ma non ingenuo.
E purtroppo dotato di scarso senso pratico.

 

Va bene, quindi per te è idealista solo un'ingenuo senza piedi per terra, con 
un 'aura di romanticismo, che sogna, non guarda dove mette i piedi, inciampa 
continuamente e non fa soldi.

Mah... Certo ce ne sono pochi, è una "specie" che si estingue in fretta e non 
si accoppia.

 

 

Eh eh eh…non furono molti però questi “idealisti” che riuscirono a vendere mi 
pare 4 milioni di unità di un Home Computer in tutto il mondo (parlo prodotti 
dalla Sinclair, gli Amstrad non saprei…).


Ripeto ancora una volta che Clive non era bastardo come chi abbiamo già 
menzionato + volte…e che comunque NON ce l’avrebbe MAI fatta contro una 
multinazionale come MS…men che meno alleandosi con la Commodore…impensabile!

 

Per cui ha fatto bene a rischiare secondo me, ha comunque fatto storia, ne 
stiamo ancora a parlare dopo 30 anni ;)

 

 

Di nuovo estremamente riduttivo.

Non si tratta solo di diversificazione della produzione, strategie di marketing 
e gestione di immagine.
C'è anche quello, certo, e fatto molto bene. Ma c'è anche molto di più.

Jobs ha "ridefinito" mercati che già esistevano (quello dei cellulari con 
iPhone) e ha "visto" mercati che ancora non esistevano (quello della musica 
online con iTunes e dei tablet con iPad). Uno dopo l'altro, in successione.

E lo ha fatto con prodotti al top per integrazione hardware-software e dotati 
di una bellezza e di una semplicità d'uso eccezionali.

Costosi, certo: ma la qualità e l'innovazione si paga.
È facile abbattere i prezzi quando si risparmia su R&D copiando.

 

Pienamente d'accordo.

 

 

Eh eh ;

 

> Ed è soprattutto per questo che tra i due la mia ammirazione va
> senz'altro allo zio Clive :-D

Io divido in parti uguali affetto e ammirazione tra i due per quello che mi 
hanno dato e permesso di fare negli ultimi 30 anni! :-)


:-)

 

Concordo.

 

 

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