[zxspectrum] Re: Qumran ZX - Micro Share BBS

  • From: Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 30 Aug 2014 00:12:43 +0200


Il giorno 29/ago/2014, alle ore 20:46, Malantrucco Carlo 
<carlo.malantrucco@xxxxxxxxx> ha scritto:

Se avete tempo e voglia, preparatevi un caffè una tisana o quello che preferite 
e mettetevi comodi a leggere questa storia.
....
Racconto interessante e ricco di ricordi, che ovviamente hanno risvegliato anche i miei!... Anche io sono sul geriatrico andante, ma un po' meno!... Non quoterò per non essere troppo lungo (lo sono già solo con quello che scrivo io!!!...)

Molti dei particolari che ha raccontato Carlo sono simili a quelli dei miei ricordi... In particolare la descrizione (molto fedel!...) del negozio di ET, la Micro Shop di Acilia!

Luogo mitico ed esoterico allo stesso tempo; d'altra parte con la sua barbetta e lo sguardo leggermente "di sguincio", ET ricordava un po' un "Mago Merlino" dell'informatica, a volte più uno stregone, uno shamano... non saprei!...

Ricordo che acquistai da lui poche cose, perchè era un viaggio arrivarci (anche per me)! Un particolare buffo: al ritorno da una di quelle spedizioni, feci un po' tardi ed ero particolarmente stanco e assonnato. Per andare e tornare dovevo prendere la metropolitana e quella sera ero solo nel vagone. Appoggiai la testa al finestrino, feci un grande sbadilgio e senza accorgermene, mi addormentai!... (buuuuh...). Ma la cosa più drammatica fu che quando mi svegliai mi ritrovai al buio pesto, con le porte chiuse e il vagone della metro parcheggiato in fondo al binario! PANICOOOO!!!!... Per diversi minuti ebbi la quasi certezza che sarei dovuto rimanere lì tutta la notte fino al mattino dopo, quando, con la prima corsa, avrei potuto riacquistare la libertà!... :-( Inutile chiamare, gridare, battere sui vetri... Non c'era anima viva a sentrirmi! Che strizza! (trad. per i non-romani: che fifa nera!).

Poi, fortunatamente, dopo alcuni minuti, si sono riaccese le luci, e il convoglio ha iniziato pigramente a muoversi, fino a ritrovarsi allineato con la banchina; e infine le porte si sono aperte! LIBERO! Sì, ma di fare che cosa? Niente! Dovevo riprendere la metropolitana in direzione opposta per raggiungere la fermata a cui sarei dovuto scendere, e quindi dovevo rimanere ancora lì... Ma almeno ero salvo! Oggi, con i cellulari che portiamo sempre dietro, una situazione del genere sarebbe meno drammatica, ma pensate a quell'epoca: non poter avvisare, dare segni di vita, con la famiglia che aspettava e se le cose non fossero andate come sono andate i miei si sarebbero preccupati non poco! Ma fortunatamente la cosa si risolse solo con un po' di batticuore (solo mio!) e un po' di ritardo... Forse non raccontai nemmeno l'accaduto ai miei per non farli preoccupare inutilmente!

Tornando al racconto di Carlo, mi sono ricordato un altro particolare curioso di ET: la prima volta che andai nel suo negozio, pi porse un invito per andare nei giorni successivi (non ricordo dove) ad una manifestazione in cui lui ed altri tipi impegnati in lotte sociali ed ecologiche, avrebbe accolto gli intervenuti con fette di pane e miele e proclami non ricordo bene di che tipo!... Che personaggio singolare!

Da lui acquistai un paio di cose che ancora conservo (ed ho ritrovato durante i recenti scavi archelogici): la "ZX VIDI", interfaccia di acquisizione video (parolona grossa, ma in sostanza era questo!...) e l'interfaccia Kempston per il mouse (Kempston anche lui, ovviamente), che intendevo usare con i programmi di grafica per lo ZX 128 (mi sembra "Artist 2" e "Art Studio 128"). Con esso realizzai interessanti schermate che usai come copertine di mie cassette di musica e cose simili!... Ma l'acquisto più interessante fu appunto il DTP Pack, al quale mi appassionai e del quale riuscii a espandere alcune funzioni, come la varie volte citata "Leggi!" (l'avevo chiamata cos'?... Non mi ricordo bene!), un esperimento un po' spartano ma interessante per far leggere a voce i testi (una specie di sintesi vocale primordiale...) Un'altra cosa che mi appassionò fu quella di creare nuovi font sia per Headliner che per Typeliner. Ne creai un bel numero ed alcuni li inviai ad alcuni lettroi di Format che ne erano venuti a conoscenza (non ricordo più come... Forse pubblicai un articolo... Non ricordo... Figurati!)

Comunque effettivamente all'epova la situazione relativa allla possibilità di accedere ai prodotti per Spectrum a Roma non era delle più rosee e per me cambiò radicalmente quando entrai in contatto con alcuni ragazzi (all'epoca!) di Milano e del nord in generale. Qui avevano molte più possibilità di accedere al software originale e anche gli scambi erano, a dir poco, frenetici!

Ma di questo parlerò più avanti! Ho già finito lo spazio a disposizione (a me succede regolarmente!...)

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