ma l'olivetti 6040 aveva l'intel 8080 (derivazione dello z80 nonchè
progenitore delle attuali cpu...) il fatto che ogni istruzione venisse
eseguita con un ciclo di clock è la base dell'architettura risc: meno
istruzioni ma tutte ad un ciclo
Il 03/07/2019 21:15, Stefano Bodrato ha scritto:
>più che altro non capisco che razza di assembler abbiano usato per i programmi...
non mi sembra un grosso problema, all'epoca del cp/m venivano spesso usati gli assembler disponibili per generare codice di altre cpu, semplicemente tramite dei set di macro.
M80, nato per 8080 è stato usato molto in questo modo.. oltre che con z80 mi pare addirittura per generare codice 6502.
per rispondere a Stefano, secondo agli autoro il Gigatron ha una velocità paragonabile a un pc xt.
il fatto di realizzare una cpu con integrati ttl significa solo che sarà più ingombrante, non necessariamente più lenta. vedi gli olivetti p4040 e p6060, fratelli contemporanei e parzialmente compatibili, dei quali il secondogenito un po' semplificato, aveva una cpu classica, mentre l'altro aveva ben 2 schede (mi pare puce1 e puce2) solo di cpu.
Credo siano 6 mhz con una istruzione per ogni ciclo di clock.. 8 volte più veloce di uno Spectrum, anche se...
- il set di istruzioni è molto ridotto, e quindi ne serviranno molte più istruzioni al crescere della complessità delle operazioni
- non c'è hardware video (come nello zx81!) quindi, a meno di non spegnere lo schermo all'atto pratico mi aspetto velocità dimezzate rispetto allo Spectrum.
a parte questo, le cpu proprietarie hanno un fascino incredibile.. ci pensate? va inventato / progettato tutto il software di base (linguaggi, os, librerie) da zero!
Mi hanno recentemente descritto il tms990 (la cpu dei TI99).. quel coso, quando facevi una call ti salvava tutti i registri automaticamente (e restore al ritorno), lasciandoti comunque la posdibilità di toccarli all'occorrenza.. un modo totalmente diverso di pensare il linguaggio macchina!