Temo però che in Italia la cosa non sia fattibile, almeno con le attuali leggi. Non sono sicuro al 100%, però credo che chiunque fornisca servizi wireless debba ottenere autorizzazione ministeriale, con tutto ciò che questo comporta a livello di burocrazia e spese "legalesi". Temo che per il singolo privato sia una cosa totalmente (e volutamente!) "out of reach". O meglio, chiunque lo può fare, ma con la spada di Damocle di una possibile denuncia. Ciao a tutti P Il giorno 13 febbraio 2010 18.17, Luca Bisti <lucbisti@xxxxxx> ha scritto: > > In copertina c'è la foto di Andrea Lo Pumo, 22 anni, >> programmatoresmanettone che ha presentato un'applicazione chiamata >> Netsukuku. Dall'articolo pare che il ragazzo abbia trovato un modo per >> bypassare i provider telefonici e creare una grande rete indipendente dove >> ogni device wifi sarebbe sia client che server.E' possibile collegare i vari >> client anche agli access point tradizionali. >> > > Carino. Tecnicamente e' una normale rete mesh wireless, dal 2004 ad oggi > c'è stata una notevole produzione di letteratura scientifica e di > implementazioni sia accademiche che commmerciali. Un classico esempio è > Roofnet, che realizza la connettività nel campus dell'MIT di Cambridge > (USA), ma ce ne sono tante altre, ad esempio MeteoSwiss ne ha fatta una per > collegare i sensori meteo delle colline in mezzo al nulla. > Queste reti si realizzano con nulla, basta un qualsiasi routerino wireless > da 40 euro e metterci sopra OpenWRT come firmware, e da lì si puo' fare > tutto. > > Quello che colpisce di Netsukuku è l'ambizione di raggiungere una > diffusione tale da poter effettivamente fornire una copertura apprezzabile. > In bocca al lupo al giovane autore! > > Voglio provare anche io a installare il software sulla Ubuntu :-P > > Luca > > http://pdos.csail.mit.edu/roofnet/doku.php > >