Il 04/06/2015 20:51, Stefano Bodrato ha scritto:
Credo che questo tipo di “attacchi” si basi sempre su tecniche piuttosto
prosaiche.. se riscrivo lo stesso settore all’infinito o ripeto una
particolare sequenza meccanica per milioni di volte (quante scritture
può fare un hard disk in 8 ore? ..per quante scritture è certificato un
disco a stato solido ?) posso perlomeno anticiparne la rottura.
Tutti “attacchi” di sicurezza si basano sul principio di “rompere”
qualcosa, non importa se questo sia un assetto organizzativo, i nervi di
una persona, una stampante o un programma. Il trucco sta nella
strategia utilizzata per sfruttare questi danni, anche indirettamente, a
proprio vantaggio.
L’esperienza dovrebbe averci insegnato che l’attacco arriva dove non te
l’aspetti, quindi finchè permane la fobia dei virus avremo più problemi
con il malware, il social engineering e altro.. poi si invertirà la
tendenza, perchè nessuno investe dove non si vedono rischi !
..ricordate la famosa frase: “alla fine l’anno 2000 non è stato quel
casino che temevano, è stata solo un’occasione per buttare soldi” ?
Sono solo io a non essere d’accordo ?
Secondo me l’allarme “sicurezza browser” (come anche quello sui problemi
di sicurezza degli OS) è stato lanciato.. ci sono alternative quindi
chi li mantiene è in parte attento a quel che fa.. ora è tempo di
controllare altro :P
