Il 16/01/2015 01:06, Luca Alimandi ha scritto:
Dato che i fotoni sono particelle indistinguibili, mi domando che senso abbia un'affermazione del genere...Mah, sai, gli scienziati sono dei fantasiosi, un po' pazzerelli! Gli piace stupirci con gli effetti speciali! :-)
Per favore, non confondiamo gli scienziati con i divulgatori. Anche se a volte le due figure coincidono sono praticamente bipolari, due personalità completamente diverse.
Forse dipende un po' dal fatto che gli astrofisici ragionano (e quindi fanno i loro calcoli) in modo un po' diverso dai fisici teorici. I primi sono un po' più legati alla fisica classica, mentre i secondi sono più affascinati dalla fisica quantistica. Due approcci che a volte è arduo far andare d'accordo (ne ha fatto l'esperienza il nostro stesso amico Albert!...)
Ma non è affatto vero! Forse confondi gli astrofisici con gli astrofili.
Comunque una spiegazione potrebbe essere questa: "I fotoni, emessi ad alta energia (dunque nelle frequenze dei raggi γ ed X), vengono assorbiti in appena alcuni millimetri di plasma solare e quindi riemessi in direzioni casuali, con energia minore;
Appunto. Quindi non posso essere gli stessi, ammesso che un concetto del genere abbia senso e, come ho detto, nell'attuale modello non ne ha.
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