On Thursday, December 06, 2007, at 09:01AM, "Vincenzo Scarpa" <scarvin@xxxxxxxxx> wrote: > >Una curiosità: come hai fatto a finirla nonostante tutti i suoi bug? >Fortuna, centinaia di ricaricamenti del gioco o sapevi semplicemente come >evitarli? :) Ho chieso a Dio di tapparsi le orecchie per un annetto ;-) Allora, ti spiego l'origine e la drammaticità dei bachi: Sherlock per l'epoca era un'avventura molto particolare perché aveva dei personaggi semiautonomi che si muovevano nell'ambiente dell'avventura. Di fatto molte cose erano vincolate e deterministiche, ma non tutto, e comunque una partita a Sherlock era sempre una simulazione nel tempo. Infatti quando salvavi un gioco di fatto salvavi l'elenco degli eventi, e quando lo ricaricavi in pratica facevi un playback. Ne seguiva che se la tua avventura era piena di eventi ridondanti, a un certo punto la memoria che veniva usata per registrare cosa avveniva finiva, e il programma andava in out of memory. La cosa drammatica, è che se avevi salvato l'avventura poco prima (quando lo stack era già quasi pieno) non c'era niente da fare, perché anche ricaricando finivi di nuovo in out of memory in poche mosse. Quindi fondamentalmente dovevi ricominciare daccapo! Facendo attenzione a "ottimizzare" le mosse (cosa che, ti assicuro, col tempo ti veniva naturale ;-) ) Poi esistevano dei bachi random: ad esempio, (NIENTE SPOILER, TRANQUILLI) quando arrivi sulla scena del delitto l'ispettore Lestrade comincia a chiacchierare con il capo della polizia locale, mostrandogli tutta la casa del delitto. Ebbene, una volta, per qualche misterioso motivo, i due hanno preso la strada sbagliata, sono finiti in giardino, e hanno cominciato a girare per il parco, ripetendo i monologhi che avrebbero dovuto fare in casa (scena molto surreale): alla fine, sono rimasti bloccati in mezzo al parco, e l'avventura non poteva più proseguire. Un'altra volta sono stato io a distruggere l'avventura: c'era un personaggio che di notte, si addormentava. Tu potevi entrare in casa sua. Quando entravi di notte, il personaggio era raffigurato come un oggetto ("Sleeping <nome>"), mentre all'alba veniva ritramutato in un personaggio vero. Ebbene, come oggetto potevi prenderlo. Io l'ho fatto, ho aperto la cassaforte, l'ho chiuso dentro, e ho aspettato l'alba. Ovviamente quando si è ritramutato si è trovato impossibilitato a muoversi (il sistema di AI aveva delle regole ferree), e l'avventura è andata in stallo, perché non ha potuto effettuare delle cose che avrebbe dovuto fare :-) Alla fine per risolverlo sono stati fondamentali i Microdrive, che mi consentivano di caricare Sherlock in pochi secondi, e ... ehem... giocarne delle parti sul C64, dove questi problemi non c'erano, riproducendo poi le sequenze ottimizzate sullo Spectrum In ogni caso sia dello Hobbit, sia Sherlock che di Hampstead esistono delle versioni corrette: dovrei controllare se su WOS ci sono tutti i TZX... Ciao, Giovanni >Un'altra avventura testuale molto bella su Sherlock Holmes è quella della >Infocom. La conosci? La conosco ma non l'ho finita: me la conservo per la vecchiaia ;-)