> tastiera originale Spectrum... sara' una mia idea ma quando gioco > sullo Speccy reale ho come l' illusione di avere una reattivita' > maggiore hai comandi, mah! e poi con la tastiera PC mi sembra una > emulazione per via del microcontrollore ne mezzo... Occorrerebbe calcolarsi quanto tempo passa dall'emissione del tasto da parte della tastiera PC alla sua "presenza" sulla matrice (reale o emulata). La tua idea ha a sostegno il fatto che un giochino per lo Spectrum che stia continuamente a guardarsi le porte per vedere se un tasto e' premuto ha una reattivita' "immediata" (mentre una tastiera esterna, coi tempi di interpretazione, trasmissione, decodifica, accensione del relativo bit sulla matrice 5x8, potrebbe richiedere un po' piu' di qualche centesimo di secondo...). Non credo sia necessario preoccuparsi di tastiere italiane e straniere; una soluzione minimale, si potrebbe cominciare con i canonici quaranta tasti (A-Z, 0-9, space, enter, shift, ctrl=symbolshift). Temo (sniff, sob!) che questo richieda non meno che un altro PLD...! Il problema mi sembra solo di... ferramenta. Se in giro si trovassero tastiere a matrice per pochi euro, qui non ci si porrebbe il problema. Il guaio e' che in giro, "a matrice", si trovano a stento le tastierine "telefoniche" da 12 tasti (4x3)...! > (si accendevano i tre led della tastiera in maniera ciclica, risolto > il problema utilizzando una tastiera piu' vecchiotta...) Una volta il mio capo torno' imprecando come una jena a cui hanno sottratto il pasto, perche' dopo lunghissime ore di test aveva scoperto che le tastiere Siemens avevano un delay anomalo (50msec anziche' 30msec) per cui la nostra interfaccia in emulazione di tastiera, che pure era tollerante e larga di maniche quanto a millisecondi, a volte ce la faceva e a volte no. Ovviamente tastiere Siemens prodotte uno o due anni prima presentavano problemi ancora piu' strani. Qualche mese dopo, a furia di cronometrare l'output delle tastiere, scopri' che la tolleranza della nostra interfaccia era sfruttata molto piu' di quanto ci aspettavamo, ed era gia' una gran fortuna che pochi clienti si lagnassero (fra parentesi il mio capo era quello che brevetto' il KEB, Keyboard Emulation Box; ma erano altri tempi, un'altra epoca... poi cominciarono a circolare copie e copioni a non finire...). Gia' nell'IBM PC originale (quello del 1981) c'era un processorino della famiglia 8031 (ora e' tardi e non ricordo quale era) che aveva ben 512 bytes di firmware (!!) che decodificava il linguaggio della tastiera e lo trasformava nelle sequenze "XX / E0 XX" che conosciamo e generava il fatidico interrupt 9 del PC. Scrissi perfino un disassemblatore, in modo da ottenere il codice commentato (e l'ingegnere sopracitato vi scopri' delle cose strane, ma sono ricordi vaghi, ormai sono passati troppi anni e troppi crash di hard disk :-) Infine, una considerazione: limitare il layout della tastiera a quella italiana, sara' mica un ostacolo per la diffusione all'estero di Chrome? =:-) Come faranno nei paesi dell'est? =:-)