[zxspectrum] Re: A proposito di RUN

  • From: Eugenio Ciceri <zx.eugenio@xxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 22 Dec 2014 17:32:43 +0100

Il giorno 22 dicembre 2014 16:31, Malantrucco Carlo <
carlo.malantrucco@xxxxxxxxx> ha scritto:

>
> Inviato da iPhone
>
> Il giorno 22/dic/2014, alle ore 12:29, Eugenio Ciceri <
> zx.eugenio@xxxxxxxxx> ha scritto:
>
> In realtà non si è trattato di una scelta.
> Avremmo potuto continuare a pubblicare RUN e contemporaneamente dedicarci
> anche all'esperienza Lasernet.
>
>
> Questo mi fa mordere i gomiti anche se sono passati decenni! :-(
>

Dispiacque moltissimo anche a noi.
Comunque chissà... Forse prima o poi il numero 15 uscirà... ;-)


> Ma per diversi motivi, tra i quali un boicottamento ben riuscito, le
> vendite erano ormai scese sotto la soglia di sopravvivenza.
>
>
> Boicottamento? da parte di chi?
> Quale era la media di vendite di RUN e quale la soglia di sopravvivenza?
>

Le cifre non le ricordo proprio.
Mi sembra si parlasse di una tiratura di qualche decina di migliaia di
copie.
Ma non conosco la percentuale dei resi. Bisognerebbe chiedere a Majocchi.
L'aquarius Edizioni era sua :-)

Di sicuro c'è che la gestione dei resi da edicola è stata uno dei motivi
dei problemi di RUN.
Il distributore aveva quasi più vantaggio nel rendere le copie che a
distribuirle.



> Verso la fine di questo articolo
> http://www.retrogamesmachine.com/2014/09/08/run-prima-rivista-cassetta/
> Simone Majocchi si lascia sfuggire un esplicativo "il distributore ci fece
> cambiare mestiere su pressioni di un altro editore"...
>
>
> Eugenio, in Italia dopo 30 anni si prescrivono anche le stragi di stato e
> si riaprono gli archivi segreti ... non è tempo di fare nomi e cognomi e
> chiarire esattamente come andò?
>

Il problema è che mi si è prescritta la memoria... ;-)
Magari proverò a chiedere ai miei ex soci se a loro è rimasto qualche
neurone in più, essendo più giovani di me... :-)


>
> Ma indipendentemente da ciò, ormai i lettori erano passati ad altre
> piattaforme e il mercato Sinclair si stava esaurendo.
>
>
> Beh, no aspetta un momento!
> A inizio 1986 non era ancora uscito il primo Spectrum 128 e sia il
> software che le cassette in edicola rimasero vivi e vegeti per almeno tre
> anni fino a tutto il 1988 (il DTP Pack è del 1987).
>

Questo è vero.
Credo proprio che avremmo potuto fare grandi cose sul 128...


>
> Probabilmente avremmo potuto realizzare al massimo ancora due o tre
> numeri, non di più.
>
>
> Li avremmo graditi ed apprezzati tutti quanti, te lo assicuro! :-)
>
> Il sogno sarebbe stato una rivista italiana su disco per Spectrum (un
> incrocio tra Spectrum Discovery Club Newsletter, Format ed Outlet) ma senza
> un formato standard per i floppy non avrebbe mai raggiunto i numeri
> necessari alla pubblicazione.
>

Esattamente.


L'ultimo programma che realizzai per lo Speccy fu comunque per Lasernet 800.
Si trattava di un tool che veniva caricato nella memoria della Multiface
One e che, utilizzando come supporto la Kempson DOS interface, permetteva
di salvare i programmi in formato videotex pronti per essere scaricati via
telesoftware tramite il modem Prism VTX 5000.
Il tutto premendo semplicemente l'NMI della MF1.


Grande!

Non vorrei dire una castroneria, ma il concetto mi sembra lo stesso dei
programmi che EMG creò per uploadare/downloadare software (XASCII) e
immagini (XMAGE) sulle/dalle BBS.

Molto probabile.
Ma il TurboTel faceva anche dei magheggi particolari.
Oltre a convertire i programmi in formato videotex li comprimeva per
lasciare abbastanza spazio per un programma di espansione e restore dei
registri.
Poi scriveva nelle variabili di sistema per lanciare dei programmi basic il
cui modello era contenuto nel codice e nel quale venivano di volta in volta
cambiati i valori delle variabili a seconda della lunghezza dei programmi
da salvare, ecc.

In Micronet non credettero ai propri occhi.
Prima del TurboTel dovevano sbloccare i programmi a mano, convertirli e
controllarli; inoltre con alcuni giochi non ce la facevano.
Mi hanno telefonato dopo pochi giorni dalla consegna per complimentarsi e
ringraziare perché risparmiavano ore di lavoro per ogni programma.

Dopodiché, come Digiteam ci dedicammo principalmente ad Amiga


Già ... Amazing Amiga, mi pare.

Sì, la prima rivista italiana su floppy disk.
Ma anche tante altre cose interessanti, tra cui i videogiochi di Lupo
Alberto e Cattivik.

mentre Aquarius Edizioni terminò poco tempo dopo l'avventura di Lasernet 800


In UK Prestel e Micronet 800 fu un successo con milioni di utenti.
Qui il Italia Lasernet 800 quanti utenti ebbe, quanto durò e perché fu un
insuccesso?

Non ricordo quanto durò, ma sicuramente troppo poco.
Fu un insuccesso perché l'infrastruttura Videotel, ai tempi governata dalla
Telecom, non decollò mai.
Fu davvero un peccato perché anche in quello Simone era stato un precursore
e c'erano tutti i presupposti per far diventare Lasernet 800 il più seguito
fornitore di servizi in ambito Videotel.

Altri dettagli si trovano in questo interessante podcast:

http://www.oldgamesitalia.net/content/archeologia-videoludica-3x05-leditoria-videoludica-ai-tempi-dei-fosfori-verdi


Sull'iPhone non mi trova il podcast, a casa proverò col Mac.

Carlo

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