[ubuntu-l10n-it] Revisione FCM - edizione1 - pagina7

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  • Date: Fri, 29 Jun 2007 07:31:49 +0200

Chicche da “Open Week”

23 – 28 Aprile 2007

Piena di centinaia di utenti Ubuntu, la chat #ubuntu-classroom ha
ospitato i dipendenti Canonical – e i volontari della comunità – che
hanno spiegato cosa fanno, come lo fanno e, cosa più importante,
risposto alle domande degli utenti. Uno dei dipendenti Canonical che
rispondeva alle domande era Mark Shuttleworth (conosciuto anche come
SABDFL Self-Appointed Benevolent Dictator for Life – Benevolente
Dittattore a Vita Autoproclamato). Quanto segue è qualche piccolo brano
delle sue due sessioni Domande & Risposte.

Mark, esisteranno in futuro certificazioni rilasciate da Canonical, come
RedHat Certified Professional?

Si, assieme a programmi di formazione e materiale per la formazione.

Shipit non è al momento disponibile per Xubuntu... lo sarà in futuro?

Penso di no. Xubuntu, da come lo vedo, è un ambiente specializzato, per
questo probabilmente non finanzieremo spedizione di cd per Xubuntu.

Ho visto alcune stime per *ubuntu, ma sono curioso... quanti indirizzi
unici IP hanno contattato i server di Canonical il 19 Aprile (data del
rilascio di Ubuntu 7.04 ndt)?

Wow, non sono sicuro di avere questa statistica, ma avevamo 53 mirror
prima dell’annuncio (del rilascio di Ubuntu 7.04 ndt), e 130 entro lo
stesso giorno, quelli che conoscevamo. Cosicché i contatti su
canonical.com sono stati solo una frazione del totale. Penso che
potremmo aver servito 12 gigabit al secondo dai nostri serve e dai primi
5 mirror :-). Probabilmente 20 gigabit al secondo in tutto. 3 cd al
secondo per 12 ore. Pazzesco. Se eravate su #ubuntu-release-party
saprete che è stato un caos.

Hai idea più o meno di quante macchine *ubuntu stanno girando adesso nel
mondo?

4 – 16 milioni, la mia stima ottimistica, includendo le derivate, è di
10 milioni.

Parecchie pagine ubuntu e anche il bug #1 su launchpad dicono che ubuntu
è libera (libera come si intende libertà di parola), ma ovviamente
sull’installazione predefinita questo non è vero (driver, ecc.), ci sono
piani per rendere questa cosa più trasparente per l’utente?

Dovremmo sempre definirla (Ubuntu) come “solo applicazioni libere”.
Almeno questo è quanto ho impostato sul wiki quando l’ho definito.
Abbiamo l’eccezione dei driver dall’inizio, e quindi non l’abbiamo
cambiato. Spero che la nuova derivata avrà la bandierina “interamente
libera”.

“Full Circle” è stata anche menzionata, due volte!

La rivista “Full Circle” è un progetto del Gruppo Marketing?

Risponde Jenda - è in comunicazione con il Gruppo Marketing, ed è molto
supportata. Ma non è stato mai esplicitamente dichiarato come tale, a
quanto ne so. Vi partecipano alcuni membri del Gruppo Marketing, ma è
partita (ed è sviluppata) da persone fuori dal gruppo.

Cosa ne dite della rivista Full Circle, la rivista della comunità Ubuntu
che ha pubblicato il numero 0. Quali le prospettive in futuro?

Risponde Jono – gli ho dato un’occhiata e mi sembra interessante, sto
cercando di mettermi in contatto con gli autori per parlare di alcune
cose – così se mi contattano sarebbe una gran bella cosa. Penso che una
rivista ubuntu sia una idea abbastanza intelligente, anche se parecchi
di questi tipi di rivista decadono a causa dei tempi di produzione.
Spero che continui. [nota dell’editore: ho già scritto a Jono]


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