[ubuntu-l10n-it] Revisione FCM - edizione1 - pagina6

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  • Date: Fri, 29 Jun 2007 07:31:00 +0200

Il S.O. OLPC disponibile per download

Se non avete mai sentito parlare di OLPC
(http://www.laptop.org/index.shtml), forse le parole “One LapTop Per
Child” vi faranno suonare un campanello, grazie alle molte notizie
riportate dalla stampa mondiale, sia da quella specializzata che da
quella generalizzata. OLPC è una organizzazione non-profit statunitense,
creata dai membri della facoltà di Media Lab del MIT con lo scopo di
sviluppare di un computer economico e facile da usare, rivolto ai
bambini del terzo mondo. Il sistema operativo – detto anche XO – è
basato su software open source, e disporrà di un browser web, basato sul
motore di Mozilla Firefox Gecko, un di documenti, AbiWord, un lettore
RSS, un client per la posta elettronica, strumenti per la composizione
di musica e il fotoritocco, giochi e anche un terminale per chi ha
bisogno di un po’ più di libertà. Probabilmente la cosa più innovativa
del S.O. è la facilità d’uso e l’interfaccia intuitiva. Qui potete
veredere alcuni SCREENSHOT
(http://www.engadget.com/photos/olpc-sugar-interface-tour-gallery/209570/). 

Il sistema operativo, basato su Fedora Core, può essere scaricato e
masterizzato su disco, e può girare come LiveCD su un PC o un MAC.
Questa è una grande opportunità a chi piace provare versioni “strane” di
Linux, o anche per chi non ha il tempo, e neanche l’avrà, di capire come
operare su un ambiente desktop tradizionale. XO offre un sistema pronto
all’uso, dove comandi come ./configure oppure sudo make install saranno
cose con cui il “nonno utente” – che usa il computer solo per navigare
su web e leggere la posta elettronica – non avrà a che fare.

Ci sono anche alcuni aspetti negativi sul sistema operativo... come la
mancanza di riproduttori audio e video, la mancanza del supporto PDF, e,
probabilmente la peggiore: AbiWord, pesantemente modificato e
semplificato salva in modo predefinito i file in formato .doc. E’ un
peccato che questo formato “chiuso” sia utilizzato, e senza spiegare
all’utente quali sono le differenze tra odt e doc, anche se la maggior
parte delle persone che hanno MS Word installato non possono aprire la
maggior parte dei documenti FOSS.

Al di là di ogni difetto, questo progetto ha un vero potenziale. Devo
dire che vedendo le prime immagini sembra promettente. Non so quante
persone lo useranno come PC o per altri scopi piuttosto che per
sperimentare, ma questo può essere una prova di una vera alternativa
agli ambienti desktop costantemente pesanti – come per esempio KDE e
Gnome. Se si decide di scaricare il disco
(http://olpc.download.redhat.com/olpc/streams/sdk/build1/livecd/) e
provarlo, meglio se andate a bervi una tazza di té, in quanto la pagina
ci mette un sacco di tempo per caricarsi.

(Scritto da: Victor Doman – Tradotto da: Dario Cavedon)


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