On 10/14/07, maruscia <maruscia@xxxxxxxxxxx> wrote: > Ho elencato dettagliatamente i motivi per cui dico queste cose (perdendo > l'intera serata) citando direttamente la traduzione non per mancare di > rispetto a nessuno ma per palesare il fatto che non si tratta di una > presa di posizione arbitraria della serie "ha deciso che deve rompere > per forza le scatole a qualcuno". > Non ce l'ho personalmente con Luca, non ne ho nessun motivo, però cosi > il tutto diventa veramente frustrante. > > Nonostante il fatto che siano state saltate parole e intere frasi, nello > spazio Note alla traduzione(creato appositamente per i dubbi e le > spiegazioni sulla traduzione) non c'è nulla. > Se uno ha dei problemi in traduzione, lo fa presente in ML e chi ha un > momento libero è ben felice di rispondere. > > Onestamente credo che se la situazione è questa uno dovrebbe magari > decidere di prenotare la traduzione di meno articoli, in modo da potersi > impegnare maggiormente su questi ottenendo il duplice beneficio di > migliorare il proprio livello di traduzione e, cosa non meno importante, > rendere il lavoro di traduzione di questa rivista un vero lavoro di > gruppo, una catena di montaggio funzionale e non posticcia, in cui i > ruoli sono rispettati e con loro i rispettivi vincoli di fiducia. Ciao Mara, ho letto le tue critiche e le accetto tutte, quello che hai fatto è criticare il mio "comportamento" e non la mia persona :-) e sei nel giusto, io nel sbagliato. Prendendo spunto da Milo, il revisore non deve tradurre, bensì correggere gli errori, e secondo me se il revisore trova così tanti errori come tu hai trovato nel mio testo tradotto, dovrebbe dire "ehi, traduttore, rifai la traduzione che fa schifo qua e là" :-), solo così il traduttore potrà imparare sui propri errori, magari con qualche suggerimento ;-) A parte questo, ti ringrazio sia da parte mia per l'ottima revisione che hai fatto alla mia traduzione. > Tutto sempre IMHO e scusate se sono stata prolissa ma è un mio *pessimo* > difetto :( Meglio spiegare di più piuttosto che fare AUGH come gli indiani :-) Grazie ancora Mara, Luca