[ubuntu-l10n-it] Re: Con dispiacere lascio il progetto ....

  • From: Milo Casagrande <milo@xxxxxxxxxx>
  • To: ubuntu-l10n-it@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 03 Jan 2009 14:19:54 +0100

Il giorno sab, 03/01/2009 alle 09.26 +0100, Daniele ha scritto:
> Mi rivolgo a Milo in caso le mie considerazioni possano tornargli utili.
> 
> Non voglio iniziare nessuna polemica ne' critica  e scrivo questo solo 
> nel caso la perdita di traduttori sia  rilevante e importante  per la 
> quantita' di lavoro da svolgere.
> 
> E' con i consuntivi di fine anno e con l'input della "disdetta " di 
> Marco, 

La disdetta di Marco, sinceramente, era dalla mailing list... non ho
nemmeno idea se lui volesse partecipare alle traduzioni, visto che
l'unico messaggio che ha scritto in mailing list era proprio quello e
non risulta nemmeno su Launchpad...

> che ho cercato di capire se il mio disinteresse per i messaggi su 
> ubuntu-l10n-it le a mia oramai inesistente attivita' di "traduttore 
> parzialmente accettato"  era causata dalla mancanza di tempo o se invece 
> le motivazioni fossero altre.
> 
> Sicuramente non ho visto il mio intervento sulle traduzioni apprezzato 
> ne' apprezzabile : ho potuto solo tradurre qualche riga qua e' la gia' 
> precedentemente tradotta da qualcun altro o dedotta dalle versioni 
> precedenti.

"Tradurre qualche riga precedentemente tradotta da qualcun altro", dal
mio punto di vista, non vuol dire tradurre. L'ho detto già altre volte,
aggiungere suggerimenti dove ci sono già traduzioni corrette solo per
cambiare una parola o qualche cosa, non serve a molto. Se c'è un errore
è un altro discorso, ma la cosa va presa con le pinze in ogni caso visto
le difficoltà che ci sono con "usptream".

> Non sono riuscito a trovare uno spazio dove potessi effettivamente 
> vedere i risultati di quanto da me fatto.
> 
> Ho trovato il "gruppo traduttori" molto chiuso ed elitario

Forse sì, ma almeno sono sicuro che la qualità delle traduzioni sia la
più alta possibile, nel rispetto delle linee guida che a quanto pare
molti non conoscono, che chi traduce sa cosa sta facendo (e soprattutto
cosa sta traducendo) e che sappia anche un po' districarsi all'interno
di Launchpad.

>  e non mi sono 
> sentito "accettato" ne' tantomeno ritenuto non dico necessario ma almeno 
> "presente" : 

Per essere presenti bisogna anche volerlo essere.

C'è un elenco di possibili programmi/pacchetti (chiamali come vuoi) che
è fattibile tradurre: non tutti avranno subito delle stringhe pronte da
tradurre, altri saranno da controllare nel rispetto delle linee guida,
altri ancora saranno da tradurre da zero.

C'è un elenco della documentazione di Ubuntu possibile da tradurre
(lasciando perdere adesso che o è già tradotta tutta o non si può più
far nulla): non ho mai assistito a una ressa di prenotazioni per
completarne le traduzioni, anzi.

> nella freelist sono anche stato "aggredito" solo per aver 
> scritto in HTML e aver "quotato" il messaggio in reply .

Più che "quotato", "mal quotato", si tratta di netiquette/listiquette e
per molti non è "solo". È una forma di buona educazione in rete, come lo
è il non scrivere in maiuscolo, una regola che, come tutte le altre,
sarebbe gradito venisse rispettata.

-- 
Milo Casagrande <milo@xxxxxxxxxx>

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