Una Betlemme ambientata in terra siciliana È un capolavoro artistico che ha radici siciliane il presepio allestito in questi giorni nella chiesa di Santa Maria Assunta di Engazzà e visitabile dal giorno di Natale. ENGAZZÀ (VR) - È un capolavoro artistico che ha radici siciliane il presepio allestito in questi giorni nella chiesa di Santa Maria Assunta di Engazzà e visitabile dal giorno di Natale. La Natività è inserita in un suggestivo scorcio dell’entroterra agrigentino ambientato negli anni ’30 e ’40 e testimonia la pregevole arte medievale del tempo. Le mura del piccolo S.Stefano Quisquina in provincia di Agrigento sono intrise di storia e tradizioni contadine e accolgono il calore della Natività al centro della piazza dove la Sacra Famiglia si è fermata perché nessuna locanda le ha offerto ospitalità. L’autore dell’opera è Nicola Gaetani Merlo, di origine siciliana, che con grande abilità e dovizia di particolari ha dato vita ad un suggestivo borgo antico che riporta ad Engazzà un angolo di Sicilia. Un cactus accoglie il visitatore che si trova ad orientarsi in una piazza tra le mura delle case d’epoca rivestite di muffa verdastra, una torre antica con campana, grondaie arrugginite, un mosaico in ceramica che testimonia la venerazione mariana locale, animali di bassa corte e un carrettino siciliano che funge da riparo al Bambino Gesù. Abbonda di particolari tutti da scoprire il presepio siciliano che sarà visitabile il giorno di Natale (ore 9-12 e 15-19), la mattina di Santo Stefano, il 29, 30 e 31 dicembre; il 1°, 5 e 6 gennaio. Fonte: Verona Federe del 23 dicembre 2012