La Corte edu interviene sull'assetto del procedimento disciplinare a
carico dei magistrati nell'ordinamento turco. Alcune riflessioni a
margine per un confronto con l'attuale panorama italiano. Nota a Corte
Europea dei Diritti dell'Uomo, Eminağaoğlu c. Turchia, 9 marzo 2021,
ric. n. 76521/12
_di Viviana Di Nuzzo _
Sommario: 1. Premessa: la vicenda all'esame della Corte e l'assetto del
potere giudiziario in Turchia. - 2. La riconosciuta violazione dell'art.
6 Cedu da parte della Turchia: il diritto ad avere accesso ad un
tribunale. - 3. L'utilizzabilità in sede disciplinare di intercettazioni
disposte in altro procedimento. 3.1. La violazione dell'art. 8 Cedu da
parte della Turchia. - 3.2. La soluzione delle Sezioni Unite della
Cassazione civile italiana sull'utilizzo delle intercettazioni acquisite
aliunde nel procedimento disciplinare davanti al CSM. - 4. La mancanza
di effettive e adeguate garanzie nella limitazione della libertà di
espressione. - 5. Considerazioni conclusive.
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