inoltro, per quanti non sono su lista nuovarea, questa mail i Rocco
maruotti che riguarda *parte* dei temi attualmente discussi (disciplinare
ANM, CDC, procedimenti)
Morena
---------- Forwarded message ---------
Da: Morena Plazzi <morena.plazzi@xxxxxxxxxxxx>
Date: mar 1 mar 2022 alle ore 14:20
Subject: I: [Nuovarea] . dimissioni degli associati all' ANM e procedimenti
disciplinari
To: <morena.plazzi@xxxxxxxxx>
*Da:* Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces@xxxxxxxxxxx] *Per conto di *rocco
maruotti
*Inviato:* martedì 1 marzo 2022 13:44
*A:* nuovarea@xxxxxxxxxxx; Gabriella Luccioli <gabriellaluccioli@xxxxxxxxx>
*Oggetto:* Re: [Nuovarea] . dimissioni degli associati all' ANM e
procedimenti disciplinari
Nel ringraziare Gabriella Luccioli per i chiarimenti forniti su questo tema
che, anche a mio modo di vedere è cruciale (e sono sicuro di poter parlare
a questo propisto anche a nome di tutti gli altri colleghi di AreaDG eletti
in CDC), approfitto per ricordare che di questa questione si è già occupato
il CDC nella seduta del 24 aprile 2021 (e di cui vi abbiamo relazionato con
il REPORT relativo a quella seduta), allorquando, su nostra iniziativa,
venne inserito all’o.d.g. il punto avente ad oggetto “*Dimissioni di alcuni
soci dall’ANM ed eventuale pendenza di procedimenti disciplinari.
Valutazioni e determinazioni ex art. 7, comma 3, Statuto*”, in quanto, nei
giorni immediatamente precedenti, alcuni presidenti di GES, per la prima
volta, mi avevano posto (in qualità di presidente della Commissione sui
rapporti con le GES), la questione *delle dimissioni di soci sottoposti a
procedimento disciplinare*.
La questione mi era stata posta proprio perché, a fronte delle richieste di
dimissioni presentate da alcuni soci dell’ANM, le GES stavano adottando
decisioni diverse tra loro, che determinavano di fatto un’irragionevole
disparità di trattamento tra i soci. La mancanza di uniformità da parte
delle GES nel trattare le richieste di dimissioni nasceva, e purtroppo
continua a porsi, in virtù del fatto che, come è stato già ricordato, *l’art.
7 dello Statuto ANM*, mentre al comma 1 prevede che “*il socio può
dimettersi in ogni tempo, ma le sue dimissioni non hanno effetto se non
dalla data in cui sono accettate dalla Giunta Sezionale*”, al comma 3
prevede che "*nel caso in cui il socio dimissionario sia sottoposto a
procedimento disciplinare, il CDC può disporre che si sospenda di
provvedere sull'accoglimento delle dimissioni fino all'esito del
procedimento medesimo*". Secondo alcune GES il combinato disposto delle due
norme potrebbe prestarsi ad una duplice interpretazione, in quanto, a
fronte della previsione di cui al co. 1, in virtù della quale le dimissioni
acquistano efficacia dal momento dell’accettazione delle stesse da parte
della GES competente, il co. 3 attribuisce al CDC il potere di disporre la
sospensione dell’accoglimento delle dimissioni del socio “*dimissionario*”
sottoposto a procedimento disciplinare, fino all’esito del procedimento
medesimo, il che lascerebbe intendere che il CDC, per poter attivare i
poteri di cui al co. 3, debba essere informato della richiesta di
dimissioni prima dell'accettazione da parte della GES, al fine di
verificare se vi sia o meno un procedimento disciplinare in corso; e che,
al contrario, *l'accettazione de plano delle dimissioni da parte della GES
e il loro successivo inoltro al CDC perché ne prenda atto, di fatto,
secondo una possibile interpretazione, non consentirebbe al CDC di attivare
il meccanismo di sospensione delle dimissioni di cui al co. 3 dell'art. 7
dello Statuto, in quanto il CDC si troverebbe non più in presenza di un
socio “dimissionario”, bensì al cospetto di un ex socio ormai dimessosi*.
Ciò aveva determinato, e purtroppo continua a produrre l'effetto, che, a
fronte di richieste di dimissioni inviate dai soci direttamente ed
unicamente ai presidenti delle GES:
a) alcune GES accettano *de plano* le dimissioni rendendole così
definitivamente efficaci e così impedendo al CDC di sospenderle anche
laddove è già pendente un procedimento disciplinare;
b) altre GES si limitano ad una presa d'atto delle dimissioni,
inviandole però al CDC per le sue valutazioni ai sensi dell’art. 7 co. 3
dello Statuto ANM;
c) altre GES, invece, non si pronunciano sull'accettazione delle
dimissioni, limitandosi ad una trasmissione delle stesse al CDC ai sensi
dell’art. 7 co. 3 dello Statuto ANM, con riserva di provvedere solo
all’esito delle determinazioni del CDC.
Preso atto che la diversa lettura dell’art. 7 dello Statuto ANM che già
allora veniva data dalle diverse GES stava producendo un’irragionevole
disparità di trattamento tra soci, oltre a non consentire, in alcuni casi,
al CDC di esercitare il poter di sospensione delle dimissioni dei colleghi
sottoposti a procedimento disciplinare, previsto dall’art. 7 co. 3 dello
Statuto, avevamo proposto al CDC di adottare* un* *protocollo operativo tra
le GES e il CDC, *che fungesse da indirizzo per tutte le GES, *finalizzato
a risolvere quello che appariva come un difetto di coordinamento tra i
commi 1 e 3 dell’art. 7 dello Statuo*.
In altri termini, per risolvere un problema che già ad aprile del 2021
stava assumendo un rilievo determinante anche in relazione all’azione
svolta dal Collegio dei Probiviri, nella seduta del 24 aprile 2021 *abbiamo
proposto quella che a noi di AreaDG appariva, e continua ad apparire, come
la soluzione più rispettosa dello Statuto, e che realizza il duplice
obiettivo di consentire al CDC di esercitare le sue prerogative e di
assicurare una parità di trattamento tra tutti gli associati che intendono
dimettersi*, *prevedendo che le GES, ricevuta dal socio la richiesta di
dimissioni, la comunichino al CDC per consentirgli di assumere le sue
determinazioni ai sensi dell’art. 7 co. 3 dello Statuto ANM*, sul
presupposto che tale norma finché esiste non può essere disapplicata e che
il Codice Etico, che essa di fatto richiama, è stato adottato in base ad
una previsione normativa (art. 58 bis del D.lgs. n. 29/1993) e non può
essere derubricato alla stregua di un regolamento interno di una qualunque
associazione privata.
Ciononostante, la nostra mozione, pur avendo raccolto il voto favorevole
dei colleghi della lista ART. 101 e di una parte di quelli di A&I, è stata
bocciata con il voto convergente dei *colleghi di MI e di UNICOST che hanno
assunto su questo tema una posizione estremamente corporativa e di
protezione degli incolpati*. Con la conseguenza che su questo problema
delicato il CDC non ha fornito alcuna indicazione alle GES le quali, come
avevamo previsto, continuano a decidere sulle dimissioni dei soci in ordine
sparso, così finendo, anche inconsapevolmente, per favorire, di fatto,
l'uscita dall’ANM dei soci dimissionari già iscritti nel registro dei
procedimenti disciplinari, senza delibazione alcuna da parte del CDC, e con
modalità destinate a perpetuare una disparità di trattamento, e quindi una
sostanziale ingiustizia nell'applicazione di una regola statutaria che,
invece, andrebbe ovviamente applicata a tutti allo stesso modo.
Per completezza di informazione allego la *proposta di delibera che avevamo
sottoposto al CDC per la sua approvazione* e che purtroppo è stata respinta.
Rocco Maruotti
Il martedì 1 marzo 2022, 10:38:34 CET, Gabriella Luccioli <
gabriellaluccioli@xxxxxxxxx> ha scritto:
Chiedo ospitalità alla lista per svolgere qualche osservazione in
ordine alla nota del Coordinamento di AREADG di Napoli del 28
febbraio.
Poichè lo statuto dell' ANM dispone al primo comma dell' art. 7 che le
dimissioni del socio acquistano efficacia dalla data della loro
accettazione da parte della Giunta Sezionale, è evidente che non dalle
dimissioni, ma dalla loro accettazione da parte di detta Giunta il
magistrato perde la qualità di socio e conseguentemente viene meno il
potere del Collegio dei Probiviri di svolgere la propria funzione nei
confronti del medesimo.
E' tuttavia previsto dal terzo comma dello stesso art. 7 che il CDC
possa disporre, nel caso in cui il dimissionario sia sottoposto a
procedimento disciplinare, la sospensione della decisione della Giunta
Sezionale fino all' esito del procedimento stesso.
Si tratta dunque di porre in essere opportune misure di raccordo tra
il potere della Giunta Sezionale di decidere sulle dimissioni e quello
del CDC di sospendere la decisione, così bloccando automatiche e
definitive accettazioni da parte dell' organo competente ed evitando
che pretestuose dimissioni di magistrati incolpati costringano il
Collegio dei Probiviri ad una mera presa d' atto. E forse un efficace
coordinamento tra i due organi potrebbe realizzarsi anche senza porre
mano a modifiche statutarie, tenuto conto che secondo il Regolamento
del Collegio dei probiviri approvato dal CDC il 23 maggio 2021 detto
Collegio è tenuto ad informare periodicamente il CDC e la GEC circa i
nominativi degli iscritti nel registro e le relative incolpazioni (
oltre che sui tempi di durata dei procedimenti e sui criteri di
priorità seguiti).
L' informazione periodica da parte dei Probiviri dovrebbe
corrispondere anche a quell' esigenza di pubblicità e trasparenza
giustamente richiamata nell' ultima parte della nota di AREADG di
Napoli
Gabriella Luccioli
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