Ancora in tema di opinioni dissenzienti dei giudici costituzionali: è
meglio accendere i riflettori sulla Consulta o lasciarla in penombra?
di Antonio Ruggeri
Sommario: 1. Una questione antica, di cui non ci si nasconde, tanto dai
favorevoli quanto dai contrari alla introduzione del dissent, la
sussistenza di vantaggi e svantaggi a quest'ultima conseguenti - 2. Un
appunto critico di metodo al modo usuale con cui si guarda al dissent e
i due dati sui quali conviene specificamente appuntare l'attenzione al
fine di stabilire se sia, o no, opportuno far luogo alla sua previsione
- 3. Una succinta, sofferta notazione finale.
La questione - come si sa - è antica, da noi come altrove: un tempo
animatamente discussa e dallo stesso giudice delle leggi particolarmente
avvertita, tanto da dedicarvi uno dei suoi Seminari[1] [1], e quindi a
più riprese riconsiderata in dottrina, anche con contributi di respiro
monografico di considerevole interesse. È tornata, poi, ancora da
ultimo, a porsi in evidenza e ad essere fatta oggetto di valutazioni di
vario segno in relazione a talune vicende processuali che hanno attratto
l'attenzione di studiosi e operatori, tra le quali quella relativa alla
sospensione della prescrizione a causa della emergenza da Covid.
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Links:
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[1]
https://www.giustiziainsieme.it/it/component/easyarticles/composer#_ftn1