Ciao Ste, ecco come ragiona un vero hacker! Liberta' di pensiero e pensiero di qualita'. Alle 13:29, mercoledì 1 ottobre 2003, hai scritto: > Solo una riflessione su cosa era e cosa sarà GNU/Linux, a seconda della > visione di chi pensa che non prenderà piede, e chi pensa che invece i > tempi siano maturi per la fase "Un pinguino in ogni CASE": > > Per Gli Scettici, GNU/Linux non arriverà mai sui PC di chi di PC non > capisce nulla. Per intenderci, sarà sempre una lunghezza indietro ai > prodotti M$, che benchè meno raffinati, di certo sono piu' facili da > usare, ma SOPRATTUTTO sono piu' standard, e piu' radicati nel tessuto > informatico delle PMI. Che in italia è come dire il 90% dei posti di > lavoro. In questo scenario le distribuzioni come Mandrake, RedHat, Caldera > e via dicendo sono destinate a scomparire, o (come sta già facendo in parte > RedHat) buttarsi sul settore Server, piu' piccolo ma molto piu' > remunerativo e meno dispendioso. > Di fatto, si tratta di una involuzione notevole, da prodotti di nicchia, > a prodotti quasi consumer, fino a tornare nuovamente prodotti di > nicchia. Di conseguenza, anche il "pubblico" di GNU/Linux tornerà pian > pinano ad essere una ristretta elite d smanettoni, gente che quando > qualcosa non va mette mano al codice sorgente, modifica le interfacce e > via dicendo. Da un lato mancando la spinta (economica) di MDK, RH E > Caldera, molti progetti ora rivolti all'usabilità e prettamente rivolti > a rendere GNU/Linux + "user friendly", e mancando le motivazioni per > tale mole di lavoro, verranno abbandonati, e i programmatori > probabilmente passeranno a sviluppare altro (magari in ambiente server). > Dall'altro lato il circolo vizioso porterà sempre meno utenti a > GNU/Linux, visto che la curva di apprendimento sarà talmente (e > nuovamente) elevata da dissuadere i "non smanettoni" a mettere le mani > su GNU/Linux. > > > > Per I Fanatici, GNU/Linux è destinato, in tempi ragionevolmente brevi, a > soppiantare M$ Winzozz & C., vuoi per la maggior stabilità del sistema, > vuoi per l'interfaccia grafica ora all'altezza del concorrente, o vuoi > per un mutamento culturale. > Questo dovrebbe portare ad un allargamento della base di PC-Desktop > Linux-Based, con tutte le conseguenze del caso. Il numero di "utenti > GNU/Linux" diverrebbe quindi almeno di un ordine d grandezza maggiore > di quello attuale, e almeno 2 ordini di grandezza maggiore di quello di > qualche anno fa. Con buona pace di RedHat e Mandreake, che potrebbero > forse finalmente iniziare a campare vendendo Sistemi Operativi :) e Bill > Gates costretto a chiudere il reparto Sistemi Operativi della M$ e > scrivere codice per GNU/Linux. > > > Ora, statisticamente parlando, il primo caso è difficilmente > classificabile. Il gruppo di utenti non è eterogeneo, ma condivide > un'idea d fondo, sono mossi dagli stessi ideali e, in una buona > percentuale, hanno stili di vita simili (gente che ruota attorno alle > università), nonchè skill individuali decisamente elevate rispetto alla > media. Questo fa della elite d smanettoni della visione de Gli Scettici > un gruppo difficilmente descrivibile in base alle leggi statistiche. > > Nella visione de I Fanatici invece l'idea è "GNU/Linux per tutti", > quindi come ipotesi c'è proprio la grande diffusione e la grande > eterogeneità dei potenziali utilizzatori. E' ovvio che in quel caso lo > skillness medio non sarà per nulla maggiore di quello attuale necessario > a far andare Windows, mentre i problemi saranno mediamente maggiori > dovendo usare GNU/Linux. E' altresì vero che la distribuzione statistica > dello skillness, data l'eterogeneità e dato il grande numero di > soggetti, sarà nient'altro che la solita distribuzione gaussiana. Dove > ci sono sempre e comunque pochi eletti bravi, dove vi sono pochi > totalmente imbranati, e molti "che si arrangiano", esattamente come ora > sotto win :) > > Nella prima visione il "rischio" è lampante: il mercato sarebbe in balia > di Zio Bill, che non avendo concorrenti tornerebbe a fare il Buon > Monopolista, cioè quello ke t ciula i sildi e poi da lo 0,00001% in > beneficienza. Impippandosene bellamente di vendere S.O. orientati ai > Server, farebbe miliardi a palate con le solite schifezze stile Office > 2004Super Pro Ed. (ovvero con un nuovo assistente a forma di > Commercialista che ti rompe le balle mentre compili qualsiasi documento). > > Quello che della 2nda visione invece un po mi spaventa è che si > "disperderebbe" la cultura che è il vero motore di GNU/Linux, ovvero > quella cultura Underground (nata negli anni '50 al MIT) senza la quale > GNU/Linux morirebbe. Qualcuno potrebbe obiettare che se mancassero i > kernel hackers e + in generale gli smanettoni, e con GNU/Linux molto > diffuso, allora le grandi case che vendono GNU/Linux potrebbero > permettersi di pagare qualcuno per fare il loro lavoro. Al di la del > fatto che nessun dipendente farà mai bene una cosa che qualcun'altro fa > per pura passione, il risultato sarebbe ottenere il Nuovo Windows, con > gli stessi problemi, le stesse magagne e via discorrendo. > > > Ovviamente la mia speranza è che succeda qualcosa che porti ad una "via > di mezzo": che linux attecchisca si, ma che non perda la sua idea di fondo. > > Spero d aver dato qke spunto d discussione =)) > > Stefano. > Grande capacita' di analisi e sintesi allo stesso tempo. Non credo che ci sia altro da dire. Inviterei, inoltre, a riflettere sugli interventi esterni alla comunita' operati da chi vuole vincere la propria battaglia con Bill servendosi di GNU/Linux (IBM in primis, SUN, ecc...), poiche' il denaro fa opinione > strategie > successo; il tentativo (meritorio, ma non disinteressato) di S. Jobs e la microsoftizzazione di alcune majors Linux... Ciao. parapaponzi parapaponzi@xxxxxxxxx> ========---------- Prima di scrivere in m-list per favore leggi il regolamento http://www.lugge.net/soci/index.php?link=manifesto Archivio delle e-mail postate in lista //www.freelists.org/archives/lugge/ Modifica dell'account sulla lista LUGGe http://www.lugge.net/soci/index.php?link=manifesto.htm#list