[Lugge] Mircorosft Italia e linux

  • From: "Roberto A. F." <robang@xxxxxxxxx>
  • To: LUG lugge <LUGge@xxxxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Mon, 09 Apr 2001 09:00:33 +0200

Ciao,

 per chi ha letto l'intervista al CEO della M$ italia, ecco un commento
che ho trovato scquisito:


-------- Original Message --------
Subject: Linuxtrent: Re: Mircorosft Italia e linux
Date: Sun, 8 Apr 2001 17:08:21 +0200
From: <matteoianeselli@xxxxxxxxxxx>
Reply-To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxxxxxx
To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxxxxxx
References: <001d01c0c009$f6731630$1c212397@gypsy>


Mauro Colorio writes:
 > 
 > http://www.sandlab.org/ifthen/showart.php3?id=1
 > 
 > non fa una piega


Fa molte pieghe, invece. Leggi meglio:

     Microsoft e` una azienda che si occupa di tecnologia e che ha come
     missione la produzione di software.
     ...
  
Questo e` l'obiettivo.

     ...
     In generale, quello che possiamo dire e` che il software
     commerciale ha dimostrato negli ultimi 30 anni di avere un
     modello di business valido che ha creato lavoro e ricchezza per
     tutti i Paesi del mondo visto
     ...

Questo sarebbe un side effect dell'obiettivo. Plausibile.

     ...      
     Il modello Open Source, per quanto interessante dal punto di
     vista ideologico per ora non e` riuscito in questo obiettivo
     capisce come potrebbe in un futuro prossimo.
     ...

Qui dicono che il software OSS non riesce a raggiungere l'obiettivo,
di produrre software, o che l'OSS non ha il side effect di creare
lavoro e ricchezza? Mah.

     ...
     Se il modello prevede che le aziende generino lavoro e profitti
     attraverso i servizi non si capisce chi mai sarebbe incentivato a
     sviluppare continuamente nuove versioni di software, a sopportare
     gli enormi investimenti in ricerca e sviluppo che il mondo
     tecnologico moderno richiede
     ...

Es. quelli che sviluppano (o che customizzano) software su misura per
casi specifici. Se un programma OSS o free non mi sta bene cosi`
com'e`, assumo un paio di sviluppatori che mi facciano le modifiche o
le aggiunte necessarie, e se decido di distribuire la cosa le
modifiche diventano disponibili a tutti, per cui il software si
evolve. 

Se non ho voglia di seguire gli sviluppi di un software OSS o free,
posso pagare un professionista che li segua per conto mio. Semplice,
no?

     ...
     Esiste poi un problema ancor piu` complesso che e` quello del
     controllo dello sviluppo e del cosiddetto "forking". Nulla mi
     vieta oggi di prendere una qualsiasi parte del sistema operativo
     e migliorarla secondo le mie esigenze rendendola pero`
     incompatibile con le modifiche altrettanto interessanti fatte da
     un'altra persona L'esempio del forking di Samba dell'Ottobre 2000
     credo spieghi appieno questa preoccupazione.
     ...

Se mi tengo il prodotto in casa, le modifiche le ho solo io, ma ho il
prodotto che posso installare su tutte le macchine che mi pare, quindi
non vedo il problema.

Se distribuisco il prodotto, le modifiche sono disponibili e possono
essere integrate nel ramo principale se ne vale la pena. Si tratta
solo di scegliere, in fin dei conti, come si tratta di scegliere tra
Windows 98, Windows NT 4 (server o workstation + vari service pack),
Windows 2000, Windows ME, Windows Terminal Server, Windows XP,
etc. etc. etc. 

Il forking e` attualmente un punto di estrema forza, perche` ognuno
riesce a trovare la variante che meglio si adatta alle proprie
esigenze. Solo imprese commerciali di una certa dimensione riescono a
tener dietro a piu di due o tre versioni diverse di un software
proprietario (nel senso di fornire manutenzione e assistenza per tutte
quante), e questo e` un limite di tali imprese, alle quali Microsoft
Italia qui risponde dicendo "non e` un bug, e` una feature!".

    ...
    Linux e` certamente un concorrente, temibile non dal punto di vista
    tecnologico ma dal punto di vista commerciale perche` cerca di
    imporre un modello non economicamente valido. Pone gli stessi
    problemi che Internet gratuita ha posto per il mercato della New
    Economy.
    ...

Il paragone non fila. Nel primo caso si tratta di offrire
gratuitamente il software ai quali puo` essere applicata un'offerta
commerciale per dei servizi aggiunti, nel secondo caso si tratta di
offrire gratuitamente dei servizi ai quali non sono applicabili piu`
di tanto servizi aggiunti (i.e. gli ISP cercano di rifarsi con mailbox
aggiuntive a pagamento - ma non funziona).

    Linux e in generale la disponibilita` di codice sorgente di alcune
    applicazioni o sistemi e` un ottimo strumento di studio per
    specialisti del settore che siano interessati a sperimentare e a
    provare nuove modalita` di lavoro o che vogliano imparare il
    funzionamento di estremo dettaglio di un sistema operativo. Per
    questo motivo anche Microsoft rende disponibile i propri sorgenti
    a molte Universita` del mondo e anche italiane. Per lo stesso
    motivo anche alcune aziende hanno richiesto l?accesso ai sorgenti,
    accesso che e` regolato da specifiche modalita` di licenza. Questo
    non vuol dire pero` cedere i propri diritti sul proprio codice, che
    rappresenta il know how delle aziende di software.  Il concetto di
    comunita` di utilizzatori che collaborano insieme per scambiarsi
    idee, informazioni, aiuto e` un concetto che ci e` molto caro e le
    comunita` relative ai nostri prodotti e sistemi sono estremamente
    attive e interessanti. Peraltro il nostro sito web
    www.microsoft.com (escludendo quindi il servizio online MSN) si
    posiziona fra i primi 3 siti piu` consultati al mondo e sono
    proprio le aree tecniche le aree piu` consultate.

Che mi venga un accidente triplo se Microsoft consente a tali
universita` di distribuire ulteriormente la conoscenza acquisita, o di
distribuire modifiche per casi specifici, che sono alla base del
software OSS e free.  

Il giorno in cui avro` accesso libero ai sorgenti di un kernel di
produzione Microsoft e modificarne lo scheduler per adattarlo meglio
al mio caso e potro` distribuire la patch ad altri senza che mi piova
una tegola in testa, se ne potra` riparlare.

Qui sembra che Microsoft conceda la visione dei sorgenti solo a certe
categorie per permettere di sviluppare piu` agevolmente software
iperspecifico per la propria piattaforma (visto che la documentazione
ultima di un'API che non sia uno standard de iure e` il codice che la
implementa).

    .NET e` una piattaforma studiata per essere neutra sia rispetto al
    linguaggio di sviluppo sia rispetto al sistema operativo.
L?obiettivo
    di .NET e` di integrare fra loro i diversi sistemi cosi` che io
possa
    integrare nel mio sito web o nella mia applicazione i servizi
offerti
    da una terza parte che utilizza diversi linguaggi dai miei e diversi
    sistemi operativi ma che espone le modalita` standard di
comunicazione
    fra le applicazioni.

Peccato che .net non sia ancora fuori (e quindi e` come parlar del
sesso degli angeli), e che comunque finora pare che per effettuare
l'autenticazione occorra l'implementazione a suo tempo "estesa" di
Kerberos.

    Questa situazione avviene gia` oggi. I consumatori possono
    scegliere liberamente, Linux e` liberamente disponibile in
    moltissimi modi diversi, dal download all?inclusione nelle riviste
    all?acquisto di una distribuzione. Il fatto che pochi OEM offrano
    Linux preinstallato dipende dalla scarsa domanda del mercato e
    dalle scelte commerciali dei diversi OEM, non certo da una nostra
    politica di distribuzione

Provate a comprare in Italia un portatile o un PC di marca
(i.e. Compaq) senza Windows preinstallato e senza pagare la licenza
che Microsoft (tramite accurate politiche di "sconti") costringe ad
acquistare per ogni pezzo venduto da un OEM (indipendentemente che il
cliente lo voglia o meno). Liberissimi di farlo, ma questa *e`* una
politica di distribuzione.

Non penso di sbagliare nel dire che la principale modalita` con cui
nuove licenze di un Windows di qualche genere vengono vendute consista
nell'abbinarle all'acquisto con un PC (e che gonfia i volumi di
vendite).

    Noi preferiamo utilizzare i dati Netcraft relativi ai siti
    cosiddetti commerciali; quando le aziende devono fare investimenti
    importanti di eCommerce per il 77% si rivolgono alla piattaforma
    Microsoft e il 52% dei siti protetti da sistemi di sicurezza
    avanzati utilizza la nostra tecnologia

Se vogliamo distinguere tra siti significativi e non, ricordo che
nella statistica riportata Amazon (Apache + Linux) conta per uno come
il negozio di Chiodi e Bulloni Usati di zio Pino. Occhio alle
statistiche, si possono interpretare in molti modi.

    Al momento non esiste un mercato per Linux, esistono moltissime
    distribuzioni e contando tutti i Linux inclusi nelle riviste
    arrivo a cifre che superano di diversi ordini di grandezza il
    numero totale di personal computer presenti nel mondo. Ovviamente
    questo non implica che questi Linux vengano utilizzati

Stranamente pero` esiste un porting di IE sia per HP-UX che per
Solaris, che sono una goccia insignificante dei desktop, ed a breve
esistera` anche per MacOS X, un po' meno insignificante. Non mi sembra
una risposta coerente.

    Non esistono prove che un sistema operativo Open Source sia piu`
    sicuro di un sistema operativo closed source, anzi, da un punto di
    vista prettamente teorico e` piu` semplice cercare buchi di
    sicurezza possedendo il sorgente dei sistemi e delle
    applicazioni. La sicurezza di un sistema dipende da molti diversi
    fattori che nulla hanno a che vedere con la disponibilita` del
    codice. Un sistema mal gestito e` insicuro in maniera indipendente
    rispetto al sistema operativo che lo fa funzionare. Credere che
    possedendo il codice sorgente di una applicazione, questo consenta
    ricercare possibili buchi di sicurezza e` davvero un mito.


Mettiamo in chiaro una cosa per quanto riguarda la ricerca di buchi
esaminando i sorgenti: se non funziona per i buoni, non funziona
nemmeno per i cattivi.  O funziona per tutti e due, o non funziona per
nessuno dei due. 

E visto che buchi in prodotti Microsoft se ne sono trovati finora a
tonnellate senza avere la disponibilita` dei sorgenti (e quindi e` un
lavoro piu` difficile), sarebbe il caso che Microsoft rivedesse le
proprie procedure di testing, visto che sono i soli che legalmente
possono andare a caccia di problemi e dobbiamo per forza fidarci di
loro.

-- 
Matteo Ianeselli  
matteoianeselli AT poboxes.com
-- 
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