[Lugge] Re: Linux@Work Report

  • From: Elrond <roger900port@xxxxxxxxx>
  • To: lugge@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 21 May 2001 01:20:26 +0000

Caro Paolo,
innanzitutto grazie per il tuo report.
Quote :
> Oggi sono stato al Linux@Work a Milano

> 1) Ci pone la domanda " why enter software industry?" dopo aver spiegato
> (credo) il perche' e il percome del software distribuito e condiviso
> ("sharing", questa parola la cita all'infinito). La risposta e' che il
> futuro sta nella vendita di servizi, hardware e soluzioni (forse intendeva
> consulenze? boh). Mi ha fatto piacere questa sua spiegazione, perche' e'
> proprio la stessa a cui sono arrivato anch'io ragionando nel mio piccolo e
> basandomi sulla mia piccola esperienza, quando ho cominciato a rovistare nei
> meandri di Linux, qualche mese fa.

Il file e/o information sharing ritengo sia il futuro e l'ottica di
sviluppo
che i programmatori di oggi dovrebbero adottare.
Non credo esistano (prego smentire se è il caso) sitemi operativi che
offrono
un servizio di share delle risorse di intranet/internet stabile ed
efficente,
aperto alle esigenze specifiche,tranne Linux e pochi altri sistemi nati
da
Unix.
Visitando col pensiero l'attuale apparenza di internet,non si può negare
che
il futuro -non- è la distribuzione di massa di un singolo prodotto,ma
piuttosto 
la rivitazione di concetti che forse appartengono al passato - le
"tradizioni"
il "sapere" - e la condivisione di tali "alchimie",le quali fanno sì che
si 
ottenga un risulato migliore.  


> 2) La differenza tra GRATIS e LIBERO. Bob dice (ma lo avevo letto anche
> altrove) che in inglese FREE non rende conto di questa differenza, mentre
> l'italiano e lo spagnolo, per esempio si. E per venirci incontro prova a
> pronunciare libero in italiano, ma sbaglia l'accento clamorosamente con un
> bellissimo "libèro", che gli viene corretto allegramente dalle prime file.
> GRATIS vuol dire a costo zero, mentre LIBERO vuol dire possibilità di
> condivisione, di distribuzione e di modifica. Esistono per esempio software
> gratis (freeware) ma NON liberi... un software di cui si ha solo il codice
> binario non e' libero. E qui ha tirato fuori il discorso sul reverse
> engineering, ma non sono riuscito a seguirlo.
> 3) bisogna insegnare le nuove generazione a condividere la conoscenza, e
> questo si puo' fare solo con software libero
> 4) Conclusione-riassunto: il software libero ha molti vantaggi, di cui del
> suo elenco mi ricordo bene: LOW PRICE del software, che dovrebbe conseguire
> se il codice fosse libero, e LEARNING della popolazione: con l'open source
> una fetta maggiore di persone possono imparare e imparare piu' facilmente a
> programmare, con i conseguenti indubbi vantaggi per la qualità del software
> e l'evoluzione sociale.

Solo strategie di marketing. Niente più. 
 
 
Alcuni estremisti hanno
affermato di troncare la posta che gli arriva in formato DOC e di
spedire
allegati solo in formato POSTSCRIPT dicendo che se in linux non riescono
a
leggere i doc di Word non e' colpa loro che usano linux, ma colpa di chi
gli
manda un formato non compatibile !!!!

Hanno pienamente ragione.
La diffusione delle informazioni non deve avere problemi di "linguaggio"
tu parli postscript e io parlo microloop,ed allora non ci capiamo.


Il passato.
ciao
-- 
elrond@granburrone~:more lorien
#if the milky way where not within me  
#why should i have seen it or known it?
Proud founder & president of Linux User Group GEnova
web : http://lugge.ziobudda.net/

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