2014-04-06 21:44 GMT+02:00 Jlsperanza@xxxxxxx <Jlsperanza@xxxxxxx>: > Edited by Barbara Cassin, Emily Apter, Jacques Lezra, and Michael Wood, > Princeton University Press. > > An entry that relates to boredom... > > In a message dated 4/6/2014 3:10:23 P.M. Eastern Daylight Time, > omarkusto@xxxxxxxxx writes in "Re: Heidegger is bored": > >Yes, Schopenhauer had a a few things to say about boredom as well... [and > provides an interesting quotation]. > > So the next step would be to trace the earliest, by a philosopher, mention > of the word. Can't be Thales! THEN, first occurrence of boredom (or > equivalents) in respected dictionaries of philosophy. > > I think the Italian Wiki on boredom mentions the cognateness with some > Latin root or other; and I wouldn't be surprised if Cicero (who translated > most > philosophical Greek terminology into Latin (*)) had a few things to say > about it. I hope he did not call it 'otium'! > > The KEYWORD here should be, perhaps, TAEDIUM, or tædium if you must -- > TÆDIVM --, which should cover more or less the field of the Wikipedia > entry for > "Noia" -- some quotes below. > > Cheers, > > Speranza > > http://it.wikipedia.org/wiki/Noia > > "Nella filosofia il termine [latino: 'in odio'] si trova usato > genericamente nel significato di un > sentimento doloroso insito nella stessa vacuità > della vita e percepito, dai più riflessivi, sempre presente > come > > "taedium vitae" (tedio, noia della vita) > > Nella Roma del I secolo a.C. i dibattiti sulla > morale cominciano a incrinare i valori > tradizionali di un'aristocrazia ricca ed > oziosa che diviene preda della noia. > > -- So, in the above, boredom is viewed by the Roman stoic philosophers as a > trait of the rich otiose aristocracy. > > "Lucrezio, l'erede romano della visione > sofferente ed angosciosa [KEYWORD: ANGST -- Speranza] della filosofia > epicurea, > è testimone della fatica di vivere in > un'età caratterizzata dalle guerre civili > e dall'afflusso di ricchezze > provenienti dalle conquiste che > sviluppano l'ozio e la dissolutezza." > > But surely one should distinguish between feeling otiose (otium) and > feeling bored (taedium). > > Osserva Lucrezio come si cerchi > di fuggire dal mal di vivere, dal disgusto > di se stessi ma, così facendo, in > realtà si fugge solo da se stessi > poiché si ignora la causa del proprio male, il > senso della vita e il destino dopo la morte." > > At this point the Italian Wikipedia provides a quotation straight from > Lucretius -- genius! --: > > "Ognuno non sa quel che si voglia e cerca sempre > di mutar luogo, quasi potesse deporre il suo peso." > > "Così ciascuno fugge sé stesso, ma, a quel suo 'io', naturalmente, > come accade, non potendo sfuggire, malvolentieri gli resta attaccato, > e lo odia, perché è malato e non comprende la causa del male." > > "Infine, a trepidare tanto nei dubbiosi cimenti > quale triste desiderio di vita con tanta forza ci costringe?" > > "Inoltre, ci moviamo nello stesso giro e vi rimaniamo sempre, > né col continuare a vivere si produce alcun nuovo piacere; > ma, finché ciò che bramiamo è lontano, sembra che esso superi > ogni altra cosa; poi, quando abbiamo ottenuto quello, altro > bramiamo e un'uguale sete di vita sempre in noi avidi riarde." > > --- After Lucretius comes Seneca: > > Gli stessi temi compaiono ancora nel I secolo con Seneca > > Here the quote is in Latin itself: > > Seneca writes: > > Ideo detractis oblectationibus, quas ipsae occupationes discurrentibus > praebent, domum, solitudinem, parietes non fert, invitus aspicit se sibi > relictum. Hinc illud est taedium et displicentia sui et nusquam residentis > animi > volutatio et otii sui tristis atque aegra patientia." > > > Tr.: Perciò, tolte di mezzo le gioie, che proprio gli impegni offrono a chi > si muove di qua e di là, l'animo di costoro non sopporta la casa, la > solitudine, le pareti, contro voglia vede di essere stato lasciato solo > con sé > stesso. Di qui nasce quella noia e quella scontentezza di sé, quel > rivoltolarsi dell'animo, che non si placa in alcun luogo, quella > sopportazione > malcontenta e malata del proprio ozio. > > And after Seneca, the thing appears in Marc'Aurelio: > > In questo senso il concetto si trova spesso nel II secolo nello stoico > Marco Aurelio che evidenzia come la più comune malattia che colpisca > l'animo > sia l'insoddisfazione: > > Thus, the emperor Marcus Aurelius would say: > > "Tutti soffrono di questa medesima malattia, sia quelli afflitti dalla > volubilità, dalla noia o dal continuo cambiamento d'umore che rimpiangono > sempre quanto hanno lasciato, sia quelli che si abbandonano all'ignavia e > all'indifferenza." > > "Colpito dalla noia l'uomo cerca di scuotersi con un insensato attivismo > che non fa altro che renderlo ancora più inquieto e consapevole dei suoi > fallimenti. Per questo si isola dal mondo ritirandosi dalla vita pubblica > e da > quella privata. Una situazione questa che fa nascere." > > "Quella noia, quella scontentezza di sé, quell'inquietudine dello spirito > che non trova pace in nessun luogo, una rassegnazione penosa e amara alla > propria inattività." > > "Così l'uomo cerca di sfuggire se stesso impegnandosi in tutto ciò che > possa distrarlo e aiutarlo a superare la noia di vivere." > > "Dobbiamo convincerci che non dipende dai luoghi il male di cui soffriamo, > ma da noi; non abbiamo la forza di sopportare niente, né fatiche né > piaceri, neppure noi stessi. Ecco perché alcuni si sono spinti al > suicidio, perché > le mete che si prefiggevano di raggiungere, a furia di cambiarle, > riproponevano sempre le stesse cose, non lasciando spazio alle novità: la > vita e il > mondo stesso cominciarono a nausearli e alla loro mente si presentò > l'interrogativo proprio di chi marcisce tra i propri piaceri: "Sempre le > stesse > cose! Fino a quando durerà tutto questo?" > > ---- > > > ------------------------------------------------------------------ > To change your Lit-Ideas settings (subscribe/unsub, vacation on/off, > digest on/off), visit www.andreas.com/faq-lit-ideas.html > -- palma, e TheKwini, KZN palma cell phone is 0762362391 *only when in Europe*: inst. J. Nicod 29 rue d'Ulm f-75005 paris france