DA pagina 12 di repubblica di oggi i piani del governo per la rete e l'informatizzazione " Grazie al software libero risparmi e più efficienza AFFINCHÉ la rivoluzione digitale della pubblica amministrazione sia efficace ed efficiente, sono necessarie due condizioni. La prima: tutte le soluzioni adottate dovranno essere «aperte e interoperabili » (oggi spesso i documenti di una amministrazione non sono leggibili da un’altra semplicemente perché sono scritti in un formato diverso). Questo vuol dire una scelta netta e definitiva in favore del software open source, rispetto a soluzioni «chiuse, proprietarie e idiosincratiche a determinati ambienti tecnici o a dispositivi specifici». La seconda condizione è creare una infrastruttura nazionale dicloud computing: ovvero portare i dati, i server e le applicazioni SU “una nuvola”. Questa politica non solo garantirà risparmi (minori costi e servizio sempre garantito), ma favorirà la standardizzazione necessaria per valorizzare il patrimonio di dati e le conseguenti applicazioni civiche. Saranno la scuola e la sanità i primi settori interessati da questa novità, mentre le regioni che ospiteranno i data center sono «le regioni del Sud percorse da dorsali potenti della connettività internazionale, in particolare Sicilia e Sardegna»." Secondo me c'è lo zampino di Napo Ciao.. Non so chi è colui che ha scritto questo articolo, ma devo dire che la sua ipotesi è completamente improbabile almeno per quanto riguarda alcuni ministeri. Io stesso, con la ditta in cui lavoro, stiamo lavorando nella migrazione del Ministero dell'interno e di giustizia verso un Microsoft AD centralizzato a Roma che fornirà dati e sicurezza a tutte le prefetture e palazzi di giustizia. Loro hanno fatto un megacontratto con Microsoft per licenze office e windows per coprire tutta l'utenza Nazionale. Questo progetto durerà per i prossimi 3 anni... Noi stessi prima di iniziare questo progetto abbiamo offerto loro di andare verso il cloud ma loro non lo hanno preso in considerazione. Speriamo comunque che questa ipotesi possa essere possibile iniziando dalle scuole e la sanità, anzi mi auguro che almeno in trentino si cominci presto.. Ciao Guillermo