Premesso che ho una esperienza di lavoro in team piuttosto consolidata ed una esperienza di collaborazione "libera" non altrettanto vasta (MediaWiki, Wikipedia, FOP, ILDP, Mandriva e qualcosa d'altro che sicuramente mi sfugge) e premesso che ho trovato l'espressione "EGO devastato" piuttosto forte, vorrei dare i miei due centesimi di contributo. Trovo delle verità in entrambi gli atteggiamenti: 1. non voglio collaborare in ambienti che non mi piacciono (quale che sia il motivo) e 2. un ambiente lo condizioni e lo cambi solo se collabori. Il punto è sempre nella propria disponibilità: ci sono situazioni dove si è disposti a contribuire ed a perdere un po' più del tempo ragionevolmente necessario a dare il proprio contributo e ci sono situazioni per le quali il sacrificio di disponibilità è troppo elevato per la propria metrica. La disponibilità personale è, giocoforza, un fattore soggettivo. Se modificare una voce di Wikipedia mi porta a discussioni lunghe e capziose o, peggio, a subire atteggiamenti dispotici, finisce che lascio perdere... se in un forum di discussione invece che sul punto di merito si scade a livello personale, e non c'è un moderatore che interviene, non seguo più quel forum... Obbiettivamente, non esistono comunità uguali e non tutte funzionano bene... se ho trovato Apache Tomcat una ottima comunità con persone disponibili a coordinarsi (questo qualche anno fa, non conosco la situazione attuale), trovo invece quella di FOP piuttosto deludente sul piano organizzativo (sto ancora aspettando - dopo aver dato la mia disponibilità e sollecitato varie volte in ML - di poter cominciare a lavorare o quantomeno una indicazione sull'entry point della documentazione). Mi piace molto il team di MediaWiki, ma ho trovato deludente la comunità di Wikipedia (specialmente quella tedesca)... Le motivazioni possono essere apparentemente tante ma alla fine si riduce al fatto che tutto dipende si dall'atteggiamento proprio, ma anche di quello delle persone che trovi sulla tua strada. E non è detto che riesci a cambiarlo (né il tuo, né il loro ;-) ) Tutto questo per dire che alla fine io parto da: "un ambiente lo condizioni e lo cambi solo se collabori" ma se poi mi accorgo che lo sforzo personale diventa eccessivo o antieconomico, allora passo a "non voglio collaborare in ambienti che non mi piacciono". G. -- Giuseppe Briotti g.briotti@xxxxxxxxx "Alme Sol, curru nitido diem qui promis et celas aliusque et idem nasceris, possis nihil urbe Roma visere maius." (Orazio) -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx