[Linuxtrent] Re: R: Re: R: Buuuuh

  • From: Ferdinando <zappagalattica@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 11 May 2002 14:45:03 +0200

* sabato 11 maggio 2002, alle 09:32, Gelpi Andrea - Liste scrive:
 
> Pur non condividendo diverse affermazioni, tuttavia credo che Monti abbia
> toccato un tema importante. Secondo me quell'articolo non � rivolto
> direttamente ai tecnici del mondo Open Source, bens� ai manager e in
> particolare ai manager delle distribution.
> Io lavoro per una azienda che fornisce hardware e il software per la
> pubblica amministrazione locale e il mio capo � il responsabile degli
> acquisti.

Io lavoro nella P.A., siamo circa un centinaio di "quadri" (non so bene
come definirli in ambito "industriale"), abbiamo circa una sessantina
di pc ma per farti capire la situazione, gli ultimi che ci hanno
mandato avevano preinstallato Win 2000 e non mi raccontate che � perch�
ci dovrebbe essere una LAN perch� non sono dotati neanche di scheda di
rete, hanno Office completo. Siamo dotati di tre linee telefoniche in
ingresso ed una sola in uscita.Abbiamo anche cinque terminali .......
sono pc con su dei processori 386 ed il S.O. � il Dos......
internet..... nuove tecnologie ....... boh, cosa sono ?

Fatte le dovute eccezioni penso che il 90% delle amministrazioni
pubbliche usino come programmi, solamente, prevalentemente Office.

> E' un anno che gli sto alle costole cercando di convincerlo sulla bont�
> dell'Open Source, ma come mi � gi� capitato di dire in altra mailing list, �
> proprio dalle affermazioni fatte da chi usa sistemi open che arrivano le sue
> critiche e le sue chiusure.
> 
> Affermazioni del tipo nessun sistema � sicuro se hai l'accesso fisico al

Dell'aspetto sicurezza Monti non ne parlava assolutamente e scusami ma
il tuo capo fa semplicemente orecchie da mercante. Ma intendiamoci, io
ho un'approccio al "sistema" pi� pragmatico, lui deve pagare tasse,
quindi deve avere spese (altrimenti l'evasione come si realizza ?;-))
e poi i clienti chiedono Microsoft, a loro non interessa il formato
aperto, a loro interessa un prodotto e lui cerca di darglielo, ha
ragione, per ora non c'� un gran mercato e quindi si adegua all'andazzo
pi� generale.
 
> Quello che secondo me Monti voleva far capire � che va cambiato il modo di
> atteggiarsi, il modo di rendersi visibili, perch� quello usato finora non ha
> dato grandi frutti.
> 
> Che poi lo abbia detto con toni forti, forse un po' troppo, sono d'accordo,
> ma mi sembra faccia parte del suo stile.

Il suo stile non mi piace anche perch� dice cose false.

Come ha fatto a capire certe cose dalla Proposta di Legge sul software
libero proprio non riesco a comprenderlo. E' addirittura talmente
elastica che prevede che quando un obiettivo non fosse raggiungibile
permette di usare software proprietario. Quindi difende la libert� e
non GNU/Linux, addirittura, fatta eccezione per il preambolo, che non �
la P.d.L., viene citato una sola volta il termine Linux. Il riferimento
maggiore � l'adozione di formati, per la documentazione o i prodotti di
cui devono fruire i cittadini "LIBERI". Non vedo perch� adesso io debba
impazzire a "tradurre" formati proprietari che mi impongono spese
solamente per poter attingere a dati che la MIA P.A. mi rende
disponibili.

Quindi la P.d.L. raggiunge un equilibrio, obbligatoriamente formati
liberi (incontestabile e non come vuole far intendere Monti razzista) e
software libero, a meno che non esista o non sia sufficientemente
stabile. A questo punto non sarebbe sufficiente continuare ad usare
Office ed intanto finanziare magari due progetti esistenti come AbiWord
e Gnucalc, tanto per dirne due ed ottenuta la stabilizzazione di questi
due progetti (peraltro gi� vicina) sostituirli a Word ed Excell, con
S.O. annesso, logicamente ove le esigenze lo permettono ? (quasi tutte
.......)

Quanti uffici hanno esigenze pi� complesse ?

Comunque rimarrebbe sempre la possibilit� di usare software proprietari
per casi "difficili". 

Ciao
Ferdinando

P.S. Sono un abbonato di Linux & C. ma se, come sospetto, visto lo
scambio di mail con P. Tassone che difende Monti, la posizione della
redazione � assimilabile a quella di quest'ultimo mi sa proprio che non
rinnover�.
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