[Linuxtrent] Re: R: Eppur si muove - PAT e openoffice

  • From: Roberto Resoli <roberto.resoli@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 14 Nov 2009 11:36:37 +0100

Il 14/11/09, Giuliano Natali<diaolin@xxxxxxxxxxx> ha scritto:
>
>  On Sab, Novembre 14, 2009, 9:39 am, gdo@xxxxxxxxx wrote:
>  > Ho letto con interesse la discussione pur mal digerendo certe battute,
>  > soprattutto quando dette da persone che agiscono nell'anonimato, ma
>  > apprezzo le conclusioni.
>  >
>
>
> Non so a cosa ti riferisci, se riporti il testo vediamo di comprendere
>  ma mi è sembrato un confronto... normale e tutto sommato positivo


"Ah Marco, credo che il tuo lapsus sia più che freudiano (vedi sotto)  :-)

Secondo, nella mia esperienza, la stragrande maggioranza dei miei
colleghi, quando gli pronunci le parole "stampa unione", risponde
"EH?!?!!". Quindi tutto sta a vedere che cosa intendiamo con uso basso
- medio - alto di un'applicazione, se ci si basa sulla statistica,
oppure sulla percentuale della reale conoscenza dell'applicazione.

L'appalto c'è perché qualcuno ce magna. (Non poteva mica magnar solo
l'InforNatica ghghghghhg).
"
>  > Se poi qualcuno di voi è ancora convinto che tutte le aziende che
>  > lavorano per la P.A. "ce magnano" posso solo dire che è un qualunquìsta
>  > miope ed arrogante.
>
>
> Ma penso proprio che per la maggior parte dei casi non sia così...
>  DIciamo pure anzi, lo dico io, che la mia percezione di InfoTN non è delle
>  più benevole...

Sarai d'accordo che fare sempre di tutto un calderone è miope e arrogante.
Questo è il mio ultimo commento sull'affermazione di cui sopra.

Preferisco seguire la discussione che è più interessante.


>  > Da sempre, sia come attivista del Linuxtrent, che quando ero nel
>  > comitato E-Society ma anche ora che sono coinvolto nella cooperazione,
>  > sostengo che non può esserci una reale adozione del Software Libero
>  > nella nostra società senza l'adozione di nuovi modelli di business da
>  > parte del mondo economico.
>
>
> Certo e personalmente un merito che ti do è quello di aver portato avanti
>  questa cosa.
>
>
>  >
>  > Ovviamente c'è anche la necessità di una crescita culturale complessiva
>  > non necessariamente tecnica che possa aprire le coscienze dei cittadini
>  > per alimentare il desiderio di una società certamente più tecnologica,
>  > ma dove il sapere, auspico, sia un bene collettivo (come oggi lo è per i
>  > saperi più tradizionali come la fisica e la matematica ma anche la
>  > filosofia e la teologia).
>
>
> E' per questo che avevo chiesto di fare la domanda anche ai cittadini
>  Tanto per smuovere qualcosa

continuo a non capire la domanda. Mentre capisco benissimo l'informare.

>  > Il Linuxtrent dovrebbe in questa società essere più attivo nel misurare
>  > quanto succede nel nostro territorio, ma sarebbe ingenuo pensare che una
>  > tale attività si possa concretizzare ponendo solo domande su questa
>  > mail-list pubblica.
>
>
> Più attivo? E perché? Il LinuxTrent è attivo solo che la partecipazione
>  come in tutte le cose è limitata alle possibilità dei singoli che
>  "partecipano"

Sono d'accordo. Il LT  è attivo quanto può esserlo.

Divero il caso di CentrOS, mesi fa era stata auspicata una giornata
per far incontare aziende e clienti.

Sino stato alla confsl, centros non c'era. Sono stato a Orvieto,
centros non c'era (c'era una sessione per i centri di competenza a
livello europeo)

rob
--
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