Il 14/11/09, Giuliano Natali<diaolin@xxxxxxxxxxx> ha scritto: > > On Sab, Novembre 14, 2009, 9:39 am, gdo@xxxxxxxxx wrote: > > Ho letto con interesse la discussione pur mal digerendo certe battute, > > soprattutto quando dette da persone che agiscono nell'anonimato, ma > > apprezzo le conclusioni. > > > > > Non so a cosa ti riferisci, se riporti il testo vediamo di comprendere > ma mi è sembrato un confronto... normale e tutto sommato positivo "Ah Marco, credo che il tuo lapsus sia più che freudiano (vedi sotto) :-) Secondo, nella mia esperienza, la stragrande maggioranza dei miei colleghi, quando gli pronunci le parole "stampa unione", risponde "EH?!?!!". Quindi tutto sta a vedere che cosa intendiamo con uso basso - medio - alto di un'applicazione, se ci si basa sulla statistica, oppure sulla percentuale della reale conoscenza dell'applicazione. L'appalto c'è perché qualcuno ce magna. (Non poteva mica magnar solo l'InforNatica ghghghghhg). " > > Se poi qualcuno di voi è ancora convinto che tutte le aziende che > > lavorano per la P.A. "ce magnano" posso solo dire che è un qualunquìsta > > miope ed arrogante. > > > Ma penso proprio che per la maggior parte dei casi non sia così... > DIciamo pure anzi, lo dico io, che la mia percezione di InfoTN non è delle > più benevole... Sarai d'accordo che fare sempre di tutto un calderone è miope e arrogante. Questo è il mio ultimo commento sull'affermazione di cui sopra. Preferisco seguire la discussione che è più interessante. > > Da sempre, sia come attivista del Linuxtrent, che quando ero nel > > comitato E-Society ma anche ora che sono coinvolto nella cooperazione, > > sostengo che non può esserci una reale adozione del Software Libero > > nella nostra società senza l'adozione di nuovi modelli di business da > > parte del mondo economico. > > > Certo e personalmente un merito che ti do è quello di aver portato avanti > questa cosa. > > > > > > Ovviamente c'è anche la necessità di una crescita culturale complessiva > > non necessariamente tecnica che possa aprire le coscienze dei cittadini > > per alimentare il desiderio di una società certamente più tecnologica, > > ma dove il sapere, auspico, sia un bene collettivo (come oggi lo è per i > > saperi più tradizionali come la fisica e la matematica ma anche la > > filosofia e la teologia). > > > E' per questo che avevo chiesto di fare la domanda anche ai cittadini > Tanto per smuovere qualcosa continuo a non capire la domanda. Mentre capisco benissimo l'informare. > > Il Linuxtrent dovrebbe in questa società essere più attivo nel misurare > > quanto succede nel nostro territorio, ma sarebbe ingenuo pensare che una > > tale attività si possa concretizzare ponendo solo domande su questa > > mail-list pubblica. > > > Più attivo? E perché? Il LinuxTrent è attivo solo che la partecipazione > come in tutte le cose è limitata alle possibilità dei singoli che > "partecipano" Sono d'accordo. Il LT è attivo quanto può esserlo. Divero il caso di CentrOS, mesi fa era stata auspicata una giornata per far incontare aziende e clienti. Sino stato alla confsl, centros non c'era. Sono stato a Orvieto, centros non c'era (c'era una sessione per i centri di competenza a livello europeo) rob -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx