[Linuxtrent] Re: R: Eppur si muove - PAT e openoffice

  • From: marco cassisa <marco.cassisa@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sat, 14 Nov 2009 01:38:23 +0100

Vesna ha scritto:
2. E' stato valutato (concedetemi il gioco di parole) se il costo della valutazione è superiore o inferiore ai costi dell'eventuale passaggio?

a me era sembrato bello che almeno non avessero fatto un bando (un meta-bando) per valutare SE fare un bando per valutare se fare la migrazione.

3. E se il risultato della valutazione fosse negativo? Ce ne impippiamo di quanto dice la legge?

a me viene in mente che poi a volte è anche difficile valutare se conviene fare il passaggio
http://punto-informatico.it/2626799/PI/Commenti/perche-europa-non-usa-open-source.aspx

http://punto-informatico.it/2623799/PI/News/ue-ecco-perche-non-usiamo-open-source.aspx


4. Per le applicazioni dell'InforNatica usate alla scuola, è' stato, sempre per il comparto scuola, valutato l'impatto di dover avere, senza nemmeno pretendere di parlare di un SO diverso, addirittura tre software per la gestione dei docenti, tanto per fare un esempio? E non sputo su queste applicazioni, anzi, beata l'ora che ci siano, però sulla modalità... poco pratica di "imporle". Non vi tedio con i dettagli, ma se siete interessati ne scriverò volentieri.

io sarei interessato...

poi, eh, per la scuola si dovrebbe fare un discorso... ma un discorso che fa accapponare la pelle del contribuente... agli assistenti di laboratorio informatico è praticamente richiesto, per l'assunzione, meno che l'ECDL (eccetto Access)... nelle scuole dove son stato, in presenza anche di TRE (tre=36ore x 3 a settimana!!!) tecnici informatici a tempo pieno, si spendevano migliaia (MIGLIAIA) di euro pubblici all'anno in consulenze esterne, magari per mettere in piedi un servizio di autenticazione utente e condivisione di cartelle, un firewall e poco altro... figuriamoci in questi casi che tipo di soluzioni software venivano ricercate, quelle più winzozziane possibili, più "clicca qui e non capire"

e se ci si pensa, le esigenze delle varie scuole sono ampiamente simili tra di loro, con i pc si fanno spesso cose simili mai che a mamma provincia sia venuto in mente di esigere tecnici più esperti o di provvedere alla loro formazione, di fornire supporto per soluzioni open source da riutilizzare su ampia scala. qui davvero la PAT avrebbe dovuto acquistare i servizi di aziende come posit e simili... (Non capisco ancora se Roberto Resoli abbia interpretato un mio intervento come se a me dispiacesse che posit e simili lavorino visto che penso l'esatto contrario...)

ho in mente per esempio come ha impostato la svizzera il supporto pubblico a software come OLAT (http://www.olat.org)

la autonomia degli istituti, peraltro apprezzabile come biodiversità, per questo aspetto ha significato un enorme spreco di denaro pubblico, con gli istituti che ripetevano ciascuno gli stessi sforzi e spendevano soldi per ottenere soluzioni informatiche paragonabili. temo che qualcosa del genere succeda anche nei vari Comuni.

Mi pare che quel che manchi sia una precisa volontà politica, ma precisa e chiara anche per i burocrati della scuola e delle istituzioni, quelli che devono prendere decisioni. se non ci si decide poi succede quel che succede alla scuola, dove si vanta per dire interoperabilità (http://saperi.forumpa.it/story/33730/sistema-scolastico-del-trentino-esempio-di-interoperabilita) ma poi il software scritto con .NET (che però almeno è perfettamente decompilabile) e poi si scopre che se la chiedi (per far risparmiare tempo-lavoro a dipendenti pubblici) non te la danno perché hanno bisogno di vari giorni/uomo e al momento non vogliono investire in quella direzione... (quando parlavo di infornatica pensavo a una tecnica di programmazione)
 lasciamo stare valà che mi viene il boi boi

ciao a tutti

marco
--
Per iscriversi  (o disiscriversi), basta spedire un  messaggio con OGGETTO
"subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx


Other related posts: