grazie per la segnalazione. molto interessante specialmente per noi nella scuola, cui viene proposto dalla Amministrazione Provinciale il registro elettronico sviluppato da informatica trentina, il quale, contrariamente a quanto si afferma su forumpa ( http://www.forumpa.it/archivio/4000/4600/4650/4655/trentinostudenti-vicine.html) e contrariamente a quanto affermato sul sito dell'informatica trentina, non ha le caratteristiche previste dalla legge Stanca: cito dal documento dell'UniVR: Il legislatore nazionale, sia con la direttiva “Stanca” del dicembre 2003 che con il D. Lgs.vo 82/2005 “Codice dell’amministrazione digitale”, ha favorito l’adozione di soluzioni di scelta di programmi più efficienti e convenienti oltre che comportanti risparmi conseguenti al cosiddetto “riuso” all’interno delle Amministrazioni Pubbliche. Alla luce dell’attuale quadro normativo ed in particolare del disposto di cui al comma 1 dell’art. 68 del sopracitato codice secondo il quale le Pubbliche Amministrazioni, prima di acquisire programmi informatici, devono realizzare una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le soluzioni disponibili sul mercato, ivi incluse le soluzioni in software libero, si ritiene opportuno sottoporre all’attenzione delle SS.LL. l’atto di indirizzo con l’obiettivo di realizzare margini di economia e di miglioramento tecnico oltre che soddisfare il disposto normativo. Impatto sulle procedure amministrativo-contabili [...]La maggiore novità è rappresentata dall’elenco delle soluzioni tecniche possibili, che includono il riuso di applicazioni sviluppate per altre amministrazioni e programmi Open Source. Secondo quanto espresso dal dettato legislativo, le amministrazioni che intendano dotarsi di un sistema informatico dovranno effettuare una comparazione tra le soluzioni disponibili sulla base di vari elementi, tra gli altri: uso di standard aperti per dati e interfacce; - indipendenza da tecnologie proprietarie o dipendenti da un unico fornitore; - disponibilità del codice sorgente per ispezione e tracciabilità; - capacità di esportare dati e documenti in formato aperto. - (fine citazione) a parte la disponibilità del codice sorgente, che c'è di fatto (e probabilmente di diritto) perché la piattaforma di sviluppo utilizzata consente una decompilazione ad alto livello (http://netdecompiler.com/ http://www.9rays.net/products/spices.net/ ), per il resto... ciccia! salut marco Il giorno 06 agosto 2009 11.21, Roberto Resoli <roberto.resoli@xxxxxxxxx> ha scritto: > Come riporta il giornale l'Adige (di Verona), l'Università di verona > ha elaborato una strategia > per utilizzare sw open source come standard nell'Ateneo. > > http://www.giornaleadige.it/IT/articolo.asp?articolo=3846 > > E' già in corso l'individuazione dei sw e sistemi da considerae "standard" > > http://www.univr.it/software > > Ed è lolto interessante (un modello per altri?) l'atto di indirizzo > che delinea la strategia: > > http://www.univr.it/documenti/Documento/allegati/allegati694620.pdf > > ciao, > rob > -- > Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO > "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx > > >